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Triestina calcio, contro il Piacenza un match da giocare con la testa

Gentilini ha lavorato tutta la settimana anche sull’aspetto mentale con il quale affrontare una partita nella quale l’avversario ha l’ultima chance per evitare la D

Antonello Rodio
1 minuto di lettura

TRIESTE Un paio di giorni fa, parlando della preparazione al match con il Piacenza, mister Gentilini lo ha chiarito in modo inequivocabile: «Dobbiamo rimanere concentrati sul nostro modo di condurre la settimana sotto l’aspetto tecnico e fisico, ma soprattutto sotto l’aspetto mentale».

E l’allenatore alabardato ha pienamente ragione, perché nello scontro diretto di domenica contro il Piacenza (inizio ore 14.30) alla Triestina serviranno certamente la disciplina tattica e la vigoria fisica, ma sarà fondamentale proprio l’atteggiamento mentale. Gli alabardati dovranno aver ben presente che si troveranno di fronte un avversario giunto probabilmente all’ultima spiaggia, sull’orlo della disperazione sportivamente parlando.

Ed è presumibile che con questi presupposti, il Piacenza se la giocherà sul piano dei nervi, più che sull’aspetto tecnico dove in questo momento sembra decisamente inferiore. L’Unione insomma deve essere sicuramente aggressiva e grintosa, ma anche preparata a non cadere nelle eventuali trappole degli emiliani.

Non a caso, in questi giorni l’ambiente in casa piacentina è particolarmente elettrico: c’è rabbia per la squalifica del bomber e capitano Cesarini, e anche qualche polemica per la designazione dell’arbitro Panettella, reo secondo gli emiliani di un episodio controverso nel finale di Triestina-Piacenza dello scorso campionato. Inoltre la squadra di Abbate dovrà fare a meno anche dello squalificato Gonzi e difficilmente potrà contare su Masetti e Nava, usciti malconci dalla partita contro il Novara.

Insomma si prospetta un Piacenza arrabbiato pronto a giocarsi le sue ultime chances, ma la Triestina ha tutte le carte in regola per tenere a bada agli avversari e cercare di mettere al sicuro almeno i play-out, archiviando definitivamente la paura dell’ultimo posto. Gentilini dovrà fare a meno dello squalificato Pezzella e dell’infortunato Celeghin, che comunque ha già ripreso a corricchiare. Si registra un piccolo affaticamento per Mbakogu, ma non desta preoccupazione. Tutto lascia pensare a una riedizione della formazione che ha iniziato la partita di Lecco, ma ogni casella ha le sue valide alternative pronte a dare una mano in caso di necessità.

Davanti a Matosevic, ci sarà la collaudata coppia centrale formata da Masi e Piacentini, mentre come terzini partono favoriti Germano a destra e Rocchetti a sinistra, con Malomo e Ciofani che però sono due validissime opzioni per ogni evenienza. A dettare i tempi in mezzo al campo dovrebbero essere ancora Gori e Crimi (con Lollo pronto a dare una mano in corso d’opera), mentre sulle corsie sarà probabile rivedere Tessiore a destra e Paganini a sinistra.

Ma anche in questo caso le alternative abbondano: c’è Felici e c’è lo stesso Germano, che se dovesse giocare più avanzato lascerebbe il posto a Malomo come terzino. In avanti Tavernelli a supporto di Mbakogu, e qui le alternative si chiamano Minesso e Adorante.

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