Legionella, l’indagine è su quattro casi, di cui uno con esito mortale
La Procuratrice capo Lucia Baldovin: «Confermo che tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 sono arrivate al nostro Ufficio segnalazioni di un decesso e lesioni per polmonite da legionella di persone che avevano frequentato la struttura delle Terme di Monfalcone per le quali è aperto un procedimento penale con indagini in corso»
Tiziana Carpinelli
Il batterio della legionella pneumophila visto al microscopio
A metà ottobre la Procura di Gorizia aveva dato notizia di indagini in merito a quattro casi di legionella che al termine del 2021 avevano coinvolto altrettanti cittadini di Monfalcone, Duino Aurisina e Trieste. Per uno di questi, residente in città, l’esito era stato fatale. Successivamente, a metà gennaio, la sostituta Ilaria Iozzi, attuale facente funzioni di Procuratore capo, ha confermato le indagini in corso, l’acquisizione di documentazione e l’incarico a un consulente tecnico, figura con competenze medico-scientifiche, per il vaglio delle varie situazioni.
La notizia dell’attività investigativa, a ottobre, era stata resa dall’allora Procuratrice capo Lucia Baldovin: «Confermo – aveva dichiarato nel frangente – che tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 sono arrivate al nostro Ufficio segnalazioni di un decesso e lesioni per polmonite da legionella di persone che avevano frequentato la struttura delle Terme di Monfalcone per le quali è aperto un procedimento penale con indagini in corso». Sui casi, inoltre, un mese prima aveva relazionato in Aula, su interrogazione del M5S, l’allora vicegovernatore Riccardo Riccardi.
Le indagini, a tutela e garanzia di tutti, non sono ancora concluse e non si può rilevare al momento alcun profilo di responsabilità.
Nel dossier ripercorso a settembre dal poi riconfermato assessore regionale alla Salute Riccardi erano tre i casi di legionellosi citati, quattro invece quelli per i quali a suo tempo si era mossa la Procura di Gorizia.
Dello scorso novembre, peraltro, l’emersione di un’ulteriore circostanza: il figlio di un ronchese di 73 anni, su queste colonne, aveva riferito di un altro esposto alla Procura, qui però risalente alla passata estate, per il presunto ulteriore caso di legionella contratto dal genitore.
L’uomo aveva lottato per tredici settimane, da fine luglio a fine ottobre, sospeso tra la vita e la morte nel reparto di Terapia intensiva al San Polo, poi si era pian piano ripreso. La notizia era affiorata solo a mesi di distanza dall’ingresso all’ospedale. Sicché, in quell’occasione, sempre Baldovin aveva riferito, sempre a novembre 2022, queste considerazioni: «Assicuro che ci sono indagini in corso, costantemente monitorate dal sostituto che se ne occupa».
E poi: «Tutti i casi di legionella portati all’attenzione di questo Ufficio che possano essere ricondotti a una frequentazione delle terme di Monfalcone sono vagliati attentamente e approfonditi e trattati unitariamente».
La struttura, quando interpellata, aveva ritenuto di non rilasciare dichiarazioni.
I tre casi riferiti in sede di Commissione III da Riccardi riguardano un cittadino di Monfalcone (ricoverato e deceduto il 13 dicembre), di Trieste (con ricovero dal 17 al 26 ottobre, poi la guarigione) e di Duino Aurisina (con ricovero dal 7 dicembre al 26 gennaio, poi la guarigione).
Relativamente alla vicenda del decesso del monfalconese i familiari avevano sporto segnalazione all’autorità il 25 marzo 2022.
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