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Sciopero totale dei lavoratori Wärtsilä a Trieste, in 400 riuniti in assemblea davanti ai cancelli

La protesta è stata indetta dopo il tavolo al ministero, in cui la multinazionale ha presentato proposte di reindustrializzazione per il sito triestino, giudicate insoddisfacenti da sindacati e istituzioni

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I lavoratori della Wartsila in sciopero (Bruni)

 

TRIESTE Un'assemblea in sciopero dei lavoratori di Wärtsilä si è svolta dalle 9 alle 10 nella mattinata di oggi, 22 maggio, davanti ai cancelli dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra.

Sciopero Wärtsilä a Trieste, l'assemblea davanti ai cancelli

La protesta è stata indetta dopo il tavolo tenutosi giovedì scorso al ministero delle Imprese e del Made in Italy, in cui la multinazionale ha presentato proposte di reindustrializzazione per il sito triestino. Proposte che non hanno soddisfatto sindacati e istituzioni, a cui si è aggiunto anche il dietrofront di Imr confermato ieri dalla stessa multinazionale finlanese.

Circa 400 i lavoratori presenti all’assemblea, mentre l’adesione allo sciopero è stata totale.

Il governo sia «parte attiva» nella vertenza Wartsila e «ci convochi quanto prima» al tavolo con proposte di reindustrializzazione per il sito triestino. «Noi vigileremo e se sarà necessario scenderemo di nuovo in piazza». Lo hanno affermato i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm nel corso dell’assemblea.

«È venuta l'ora che il governo assuma nella sue mani il controllo di questa vertenza. Wartsila ha presentato proposte di reindustrializzazione che ad oggi sono una insufficiente e una non pervenuta», ha detto Antonio Rodà (Uilm), riferendosi in quest'ultimo caso a Imr.

Sciopero lavoratori Wärtsilä a Trieste: i sindacati

«Il governo - ha aggiunto - ha i contatti con grandi gruppi che vogliono investire su quest'area e ha detto che ora passiamo a una fase successiva. Ci aspettiamo che il tavolo si aggiorni a breve: qualcosa in pentola c'è». «Non ci meravigliamo più del comportamento di Wartsila - ha aggiunto Alessandro Gavagnin (Fim) - il governo ci convocherà a breve e il 29 maggio avremo un incontro tecnico in Regione Fvg per discutere il piano industriale che riguarda il futuro dei lavoratori» non addetti alla produzione.

«Non mi sono mai aspettato che Wartsila facesse un lavoro egregio, ma questi livelli sono imbarazzanti - ha concluso Marco Relli (Fiom) - non c'è altro da fare se non incalzare il governo, che deve adesso intervenire nei tempi e modi più consoni. Può anche avere una partecipazione attiva con industrie nazionali. Per noi sarebbe l'unica garanzia di mantenimento del sito».

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