Ritorna la “Notte dei classici” nei licei di Trieste
Riprende venerdì l’ormai tradizionale rassegna promossa a Trieste dai licei Dante, Petrarca e Prešeren dal pomeriggio alla mezzanotte
micol brusaferro
TRIESTE Programmi ricchi di appuntamenti aperti al pubblico, dove docenti e studenti collaborano insieme, per una serata che ogni anno anima i licei classici di tutta Italia e che torna anche a Trieste venerdì 5 maggio, dal tardo pomeriggio fino a mezzanotte, al Petrarca, al Dante e al Prešeren. È giunta alla nona edizione la “Notte nazionale del liceo classico”, chiamata semplicemente “Notte dei classici”, nata dall’idea dell’insegnante Rocco Schembra, del liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale, sostenuta dal ministero dell’Istruzione e dall’Associazione Italiana di Cultura Classica.
La formula è ormai consolidata, con tanti eventi dalle 18 alle 24. Quest’anno aderiscono in tutto 355 licei. Al Dante, come spiega l’insegnante Lorenzo Devecchi, il tema sarà «il Dionisiaco, il dio dell'ebbrezza, del caos primordiale, dell’istinto. È anche il dio del teatro, per questo gli studenti hanno messo in primo piano la messa in scena, tra sketch e pezzi più impegnati».
Spazio anche a una rivisitazione di Medea, che il gruppo di teatro classico porterà al festival di Siracusa il 17 maggio. Su Dioniso e il Dionisiaco, come categoria estetica, ci saranno due interventi tra filosofia e arte, mentre alle 18.45 De Vecchi terrà una conferenza su “Dioniso il Liberatore”. Un'ora dopo sarà il turno di Paolo Quazzolo dell’Università di Trieste, con la lezione “Culto dionisiaco e tragedia”. Ci saranno poi due intermezzi musicali, fino alla lettura finale. Al Petrarca il tema sarà “Polemos/Eirene, Guerra/Pace”. «Il senso della serata» spiega Cesira Militello, dirigente del Petrarca, «è incarnato dal logo che una studentessa del liceo, Elena Gioppo, ha ideato: Marte cede il suo elmo alla Pace, che ha in braccio un bambino che porge a Marte un ramoscello di ulivo. Un auspicio per tutte le guerre attualmente e drammaticamente in corso».
Alla scuola di via Rossetti è atteso Giovanni Parmeggiani, docente di Storia greca all’Università di Trieste, con una relazione dal titolo “Tucidide e la tragedia della guerra inevitabile”; e, ancora, Padre Luciano Larivera, direttore del Centro Veritas e animatore del locale circolo di Limes, (“Una terza guerra mondiale combattuta a pezzi”, il tema del suo intervento). Infine Nicolò Miotto, operatore all’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, che parlerà del ruolo dell'OSCE nella risoluzione e prevenzione dei conflitti. Seguirà una cerimonia di premiazione del concorso letterario “Scappare dal proprio paese, abbandonare la propria terra”. La serata offrirà anche esibizioni musicali e teatrali, e una mostra collettiva sul tema della guerra e della pace.
Anche al Prešeren si alterneranno rappresentazioni teatrali, letture animate, musica e performance, mostre fotografiche e arti visive, conferenze, incontri con gli autori nell’ambito di presentazione di alcuni libri e letture di poesie. La scuola richiede la registrazione online su preseren.edu.it.
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