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Crisi Wärtsilä a Trieste, Sbarra: “Il governo deve orientare una soluzione credibile”

Per il segretario della Cisl, a Trieste per un incontro, al tavolo di giovedì il governo “deve informare le parti sociali sulle manifestazioni interesse per il sito”

Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Trieste (Silvano)

 

TRIESTE "Noi pensiamo che il Governo deve cominciare a informare le parti sociali sule manifestazioni di interesse che si sono registrate in queste ultime settimane e in questi ultimi mesi e deve orientare una soluzione che sia la più credibile sotto il profilo industriale per salvaguardare produzioni, posti di lavoro e bisogni di questo territorio non solo dell'occupazione diretta di Wärtsilä ma anche quella dell'indotto".

Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine di un incontro a Trieste, riferendosi al tavolo sulla vertenza Wärtsilä in programma giovedì al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il caso Wärtsilä

"Il governo - ha ribadito - è chiamato a presentare soluzioni che assicurino la continuità produttiva, la tutela e la salvaguardia dei posti di lavoro diretti e dell'indotto". 

Sbarra si trova a Trieste per un incontro promosso dalla Cisl nella Camera commercio dal titolo: “Faccia a Faccia Sbarra-Fedriga: agende a confronto. Dai temi del lavoro alle grandi riforme, passando per l'attualità”. 

Il Fisco

Parlando di fisco, Sbarra ha poi affermato: "Chiediamo al Governo di misurarsi con noi per un sistema fiscale che abbia un profilo redistributivo e progressivo. Siamo contrari all'ipotesi di flat tax, perché in quella circostanza la redistribuzione avviene dal basso verso l'alto, non è equa, non c'è principio di solidarietà. Per questo aspettiamo di avviare un confronto efficace con il governo: la legge delega ha un cammino lungo, serviranno almeno due anni. Ci sono le condizioni per recuperare un confronto di merito".

 Al Governo "abbiamo lamentato intanto una questione di metodo", ha spiegato Sbarra: "non si può convocare il sindacato a poche ore dalla riunione del Cdm solo per una informativa un po' parziale, sommaria, lacunosa". "C'è da recuperare il metodo e dobbiamo confrontarci sul merito della riforma": "la prima azione da fare è contrastare l'evasione e l'elusione fiscale. E poi dobbiamo costruire un sistema fiscale che alleggerisca il prelievo sui redditi medio bassi da lavoro e da pensione". Inoltre "bisogna detassare i frutti della contrattazione soprattutto legandoli ai premi di produttività e agli accordi di welfare, dobbiamo alzare i fringe benefit per consentire alle imprese di sostenere i propri collaboratori" a causa dell'inflazione, "dobbiamo costruire una strategia finalizzata al taglio del cuneo fiscale".

Le assemblee

"Oggi l'esigenza che ha il sindacato confederale italiano è di parlare con le persone, di spiegare e argomentare ai lavoratori e ai pensionati il senso delle nostre priorità e rivendicazioni. È la ragione per la quale fra qualche giorno ci incontreremo con Cgil e Uil per definire un percorso di assemblee nei luoghi di lavoro e di iniziative nei territori finalizzate a spingere sul Governo per far ripartire il confronto e il dialogo sociale".

Così ha risposto il segretario generale della Cisl, a chi gli chiedeva, a margine di un incontro a Trieste, se fosse in programma uno sciopero.

"La Cisl si impegna per questo - ha sottolineato Sbarra - il Paese ha davanti a sé sfide complicate e difficili. Solo attraverso il confronto e il dialogo sociale possiamo creare le condizioni della ripartenza del Paese, risollevandolo dalle macerie dell'emergenza sanitaria, energetica, economica e sociale".

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