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firmata la delibera

Il municipio di Monfalcone si apre al tirocinio dei giovani: età minima 15 anni

Per i ragazzi delle superiori invece aggancio estivo ed è compresa un’indennità di partecipazione. Riconfermati i cantieri lavoro per i disoccupati, da maggio cinque nuovi posti agli attuali 21 occupati

Tiziana Carpinelli
2 minuti di lettura

MONFALCONE Per sgretolare la distanza tra giovani e lavoro il municipio decide di “arruolare” gli studenti, anche minorenni (e purché abbiano compiuto 15 anni), aprendo così le porte del palazzo al civico 8 di piazza della Repubblica a chi frequenta scuole superiori, centri di formazione professionali e percorsi universitari, qui concedendo 25 crediti in cambio delle mansioni svolte.

Nell’area urbanistica e ambientale, per esempio, oppure nei servizi educativi, culturali (in biblioteca, teatro o galleria) e turistici, a seconda del filone di studi perseguito. Un passaggio non banale, poiché l’esperienza nella pubblica amministrazione fa curriculum e può essere un requisito da vantare nei successivi passi di crescita professionale.

Da qualche parte, dopotutto, bisogna pur partire per maturare competenze e l’ente, in un’ottica di facilitazione, si offre ai giovani come palestra. Ma pure per consentire agli studenti un ulteriore bagaglio di conoscenze e così compiere con maggiore consapevolezza le decisioni future. Va letta in quest’ottica l’articolata delibera votata in giunta che fissa, con puntuali paletti, la stipula della convenzione per i tirocini rivolti alla scuola secondaria di secondo grado, ai centri formativi e all’Ateneo. È prevista un’indennità di partecipazione, nei limiti di spesa del Comune.

Non si tratta dell’unica novità in tema di lavoro. Poiché attingendo a risorse pubbliche per circa 72 mila euro (71.218, euro per la precisione), di cui a spanne quasi 9 mila per Irap e sicurezza prelevati dalle casse municipali, l’amministrazione ha rifinanziato l’iniziativa Cantieri di lavoro per il 2023, sempre al fine dell’inserimento e del sostegno al reddito di persone disoccupate. Qui, per legge, l’attività è circoscritta a un ambito forestale, vivaistico, di rimboschimento, di sistemazione montana e di costruzione di opere di pubblica utilità, incarichi diretti al miglioramento degli spazi verdi e urbani. Durata non inferiore ai 65 e non superiore ai 174 giorni, con impiego giornaliero di 6 ore e mezza per i cinque dì feriali a settimana. I progetti dovranno essere avviati entro ottobre e concludersi a giugno 2024. L’indennità giornaliera è fissata in 68,65 euro (la Regione contribuisce al finanziamento dei cantieri in misura pari al 100% del percepito quotidiano e del trattamento previdenziale, assistenziale e assicurativo). Cinque i posti in ballo.

Tornando invece ai tirocini, tre i profili: curriculare, non curriculare ed estivo. Curriculare per un «approfondimento» dei piani di studio universitari, di istituti scolastici o di un centro di formazione professionale in regime di convenzione con la Regione, con indirizzo specifico a chi «ha ottenuto da non più di 12 mesi un titolo di studio, qualifica professionale, laurea, master, scuola di specializzazione o dottorato». Non curriculare per «facilitare le scelte», agevolando l’inserimento o reinserimento lavorativo di persone disoccupate. Estivo per obiettivi orientativi, rivolti in particolare agli studenti della scuola secondaria superiore e dell’Università, da svolgersi nell’arco temporale di chiusura delle attività didattiche per una durata massima di 3 mesi. Qui l’obbligo del compimento dei 15 anni e la previsione di un’indennità di partecipazione.

«Accanto all’apprendimento formale – commenta la sindaca Anna Cisint, affiancata dall’assessora Giuliana Garimberti (referato Dignità delle persone) – questi tirocini consentono una conoscenza ravvicinata di quanto esige il mondo del lavoro, in una prospettiva di orientamento. Nella nostra Regione sono disciplinate in modo diverso le regole di attivazione dei tirocini, noi abbiamo deciso di accoglierli individuando alcuni particolari settori di interesse, come per esempio i servizi ludici ed educativi per la prima infanzia, perché ci può essere un’esperienza importante di assistenza e partecipazione alla programmazione nei nostri due nidi».

«Importante – conclude – anche la delibera sui Cantieri lavoro perché ci consentirà di assumere da maggio cinque persone, ai sensi della legge 27. Le persone devono essere disoccupate da 6 mesi e presentare domanda al centro per l’impiego. Una parte essenziale, il lavoro “operaio”: siamo tra i pochi enti ad avere ancora queste figure in pianta organica». Infine, per il capitolo “Dignità e lavoro”, che all’anno impegna 100.000 euro e occupa 21 persone escluse dal mercato lavorativo, la possibilità di ulteriori sette posizioni.

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