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Gdf scopre maxitruffa nel settore della carta: fatture false per non pagare l’Iva, 37 aziende nel mirino

L’evasione contestata supera i tre milioni di euro (per una truffa da 24 milioni) ed è emersa grazie alle indagini della Gdf di Udine

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(ansa)

Emettevano fatture false per non pagare l’Iva: una maxi truffa, che si allarga su tutto il Nord Italia e che coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia, ha messo allo scoperto 37 aziende specializzate nel settore della carta finite nel mirino della Guardia di finanza di Udine. 

Le aziende interessate hanno emesso ovvero utilizzato nelle dichiarazioni annuali presentate ai fini delle imposte fatture relative a operazioni inesistenti per 24 milioni di euro, con un’IVA evasa di oltre 3 milioni di euro. Il sistema di frode è stato realizzato grazie all’interposizione di soggetti giuridici nazionali ed esteri, il cui obiettivo non era quello di produrre e scambiare beni e servizi, bensì di emettere fatture per operazioni inesistenti, con lo specifico intento di realizzare la frode scoperta dai finanzieri.

Un sistema di finte operazioni finalizzato alla mera evasione delle imposte. Un raggiro contabile messo in piedi grazie all’intercessione di soggetti giuridici nazionali ed esteri compiacenti, finalizzato ad emettere fatture di vendita e acquisto inesistenti e a far ricadere gli obblighi tributari del pagamento dell’IVA sulle aziende nazionali, le quali non versavano nulla all’Erario.

Un indebito vantaggio fiscale per i beneficiari che, anche grazie a questa frode, riuscivano ad essere presenti sul mercato a prezzi concorrenziali, a svantaggio degli operatori economici onesti.

L’indagine ha portato le Fiamme gialle di Udine ad eseguire il provvedimento cautelare disposto dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 6 società e di 8 persone operanti tra il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e la Lombardia, sottoponendo a sequestro somme di denaro presenti nei conti correnti, crediti, beni mobili registrati e beni immobili, per un valore superiore a 600.000 euro.

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