Sit-in degli interinali licenziati dalla Tirso di Muggia. L’allarme della Uil: a rischio anche i 197 lavoratori rimasti
Dopo il licenziamento dei 47 somministrati c’è più di un timore che la questione esuberi nello stabilimento tessile di Rabuiese non sia affatto finita

I lavoratori della Tirso (Foto Massimo Silvano)
MUGGIA Una quindicina di lavoratori e lavoratrici della Tirso di Muggia hanno dato vita a un sit-in davanti allo stabilimento tessile, per protestare contro i 47 licenziamenti comunicati improvvisamente pochi giorni fa.
Il sit-in
All'ingresso era presente il sindacalista della Cgil Nicola Dal Magro. Alle 13 i lavoratori interinali –che cessano di lavorare ufficialmente da domani, martedì 8 febbraio – si sono riuniti in assemblea. Assemblee che continueranno nel pomeriggio. Fuori si sono registrati attimi di tensione, con alcune lavoratrici disperate a causa della perdita del posto di lavoro.
L’allarme della Uil
Intanto la Uiltec (tessile, energia, chimica) del Friuli Venezia Giulia ha lanciato sulla vertenza Tirso un ulteriore allarme: il segretario regionale Andrea Rizzo ha osservato che c’è più di un timore che la questione esuberi nello stabilimento tessile di Rabuiese non sia affatto finita con i somministrati, ma minaccino anche i 197 lavoratrici e lavoratori dipendenti rimasti.
«Il piano industriale/operativo che l’azienda ci ha dato è all’insegna della riduzioni dei costi - ragiona il sindacalista Uil - è triste dare queste cifre ma l’esubero di 47 interinali vale all’azienda circa 2,2 milioni di risparmio».
Ma c’è la parte - continua Rizzo - che prevede anche «una forte riduzione della produzione che si attesterebbe attorno agli 8.000 kg al giorno a fronte dei 13.000 e oltre che si producevano prima. Abbiamo ora il dovere di verificare e capire quali siano le prospettive future per lo stabilimento», tenendo conto che la crisi è nata dall’esplosione dei costi dell’energia, con crollo del 50% sulla produzione di tende da sole, del 10-30% su altre produzioni e un mancato ritiro della merce da parte di alcuni clienti per 5,5 milioni di euro.
La sostenibilità del piano
L’argomento della sostenibilità del piano - prosegue l’analisi della Uil - sarà centrale nell’assemblea dei lavoratori convocata nello stabilimento dopodomani mercoledì: «C’è il rischio che accanto alla già drammatica situazione del lavoro nella città di Trieste si scateni un ulteriore problema sociale, aggravando il problema dell’occupazione femminile».
La Tirso fa capo a Fil Man group, guidato da Andrea Parodi, con il quartier generale a Trivignano in provincia di Treviso. Parodi aveva sollevvato il problema dei rincari energetici già all’inizio del 2022. —
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