In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
nuovo anno accademico

L’Università di Trieste in Porto vecchio: ecco il piano svelato dal rettore Di Lenarda

Tra le iniziative in ballo c’è anche una nuova palazzina adiacente a Cattinara per Scienze mediche. Le novità illustrate all’inaugurazione del nuovo anno accademico

Giovanni Tomasin
Aggiornato alle 2 minuti di lettura
Massimo Silvano 

TRIESTE L’Università di Trieste sta trattando con il Comune per sbarcare in Porto vecchio. È una delle novità annunciate dal rettore Roberto Di Lenarda in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, e non è la sola: tra le iniziative in ballo c’è anche una nuova palazzina adiacente a Cattinara, in cui concentrare tutte le attività didattiche e di ricerca del Dipartimento di Scienze mediche.

Massimo Silvano 

La cerimonia di inaugurazione si è svolta martedì mattina nell’aula magna dell’ateneo: oltre alle autorità cittadine e regionali, ha preso parte in videoconferenza anche la ministra Anna Maria Bernini.

Al governo e alle istituzioni il rettore ha chiesto, nella sua prolusione, «adeguati finanziamenti, certezza e semplificazione amministrativa, oltre a vera autonomia responsabile, basata su fiducia e controllo».

Di Lenarda ha auspicato anche che vengano «sciolti i nodi che non consentono di incentivare adeguatamente il merito e di imprimere accelerazione alla crescita del sistema universitario». A sostegno, il rettore ha portato i numeri dell’ateneo, positivi a dispetto di un biennio a dir poco complesso: dal 2019 a oggi, ha spiegato, gli studenti sono aumentati di 850 unità, gli iscritti al primo anno cresciuti del 9%.

«Rispetto al pre pandemia le immatricolazioni sono cresciute del 15%, più del doppio della media nazionale».

Massimo Silvano 

Aumento di iscritti e docenti

Il numero di iscritti post laurea è aumentato del 60% e quest’anno si è raggiunto il massimo storico di dottorandi, più di 200. Permane il carattere internazionale dell’ateneo: «Un quarto degli studenti risiede in provincia, un terzo in regione, un terzo viene da altre regioni e il resto dall’estero. Post lauream più di metà viene da altre regioni, il 10% dall’estero».

Aumentano anche i docenti, oggetto di «un calo drammatico fra 2010 e 2019»: «Da allora abbiamo fatto più di 400 procedure concorsuali, i docenti sono 720 e saranno 750 entro il prossimo anno accademico». Anche il personale amministrativo è salito, tornando a toccare le 600 unità.

LEGGI ANCHE: Hydrogen Valley: il progetto decolla con il primo sì dell’Unione europea

Immobili

Ricco, come anticipato, il capitolo immobili: «Siamo in fiduciosa attesa del bando Mur Edilizia - ha spiegato il rettore - che potrebbe valere all’ateneo quasi 50 milioni. Uno stanziamento che ci consente di ammodernare il nostro patrimonio e, soprattutto, eliminare tutte le barriere architettoniche».

L’ateneo vuole poi accelerare sulla ristrutturazione del “Gregoretti 2” per il trasloco di Traduttori e interpreti, e sta dialogando con il Comune per il Porto vecchio: l’idea è ristrutturare un magazzino (il 18 o il 19) in cui collocare attività didattiche e di ricerca.

«Contribuiremmo così a dare vita all’area». Il terzo filone è quello di Cattinara, per cui l’ateneo ha già approvata una «cubatura importante», e che consentirebbe «di unire in un unico luogo didattica, ricerca e assistenza, ora sparse in diverse sedi».

La ministra Bernini è poi intervenuta in collegamento da Roma, spiegando che il Pnrr deve essere uno sprone a semplificare: «Le opportunità del Pnrr, declinate su tutti i comparti non solo su quello universitario funzioneranno solo se riusciremo a semplificare, perché la semplificazione ci consentirà di spendere e di rendere il Pnrr un detonatore di crescita futura. Dobbiamo sistematizzare l’emergenza e sopravvivere a noi stessi e al 2026, creando iniziative formative, di ricerca e infrastrutturali destinate a rimanere».

Il sindaco Roberto Dipiazza ha sottolineato che le istituzioni devono essere al fianco delle Università, e agli studenti ha detto: «Ricordate che nella vita dovete fare domande, chiedere spiegazioni, essere curiosi, cercare di avere una visione delle cose ad ampio spettro quando fate delle scelte e soprattutto dovete osare. Sempre».

Sono intervenuti il presidente del Consiglio degli studenti Massimo Miliani e il rappresentante del personale Michele Tritta. Alla professoressa di Chirurgia Marina Bortul, invece, è stata affidata la prolusione. Gaudeamus igitur. —

I commenti dei lettori