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Vallone in sicurezza dopo gli incendi: ad aprile sarà liberato dal cantiere

Le lunghe operazioni di consolidamento dopo i roghi della passata estate nel tratto della statate 55 “dell’Isonzo” dal bivio di San Giovanni di Duino e porta fino a Doberdò

Marco Bisiach
Aggiornato alle 2 minuti di lettura
Il senso unico alternato causa lavori. Katia Bonaventura 

TRIESTE Ha visto il fuoco, gli incendi, la devastazione. Ha vissuto le lunghe e complicate giornate della chiusura al traffico e poi ha convissuto, e lo sta facendo ancora, con i cantieri e con i disagi ad esso legati.

La statale 55 “dell’Isonzo”, però, è pronta a tornare del tutto libera e senza pericoli incombenti, perché hanno finalmente potuto prendere avvio i lavori di messa in sicurezza che Fvg Strade aveva programmato e messo in calendario nei mesi scorsi finita l’estate di fuoco.

Se tutto andrà bene, con l’inizio della primavera compariranno le nuove fioriture e spariranno transenne e new jersey. Il tratto di competenza di Fvg Strade, quello interessato dal cantiere, va dal bivio di San Giovanni di Duino e porta fino a Doberdò, e attraversa una delle aree del Carso più colpite dal fronte del fuoco. Le verifiche dei tecnici una volta spente le fiamme avevano evidenziato un potenziale “rischio geostatico”, ovvero il pericolo che le pendici carsiche spogliate dalla vegetazione, andata in fumo durante gli incendi, potessero cedere e dar vita a smottamenti o caduta di rocce.

Di qui la necessità di intervenire. Con una serie di potenziali “contrattempi”. Come ricordano tutti coloro che durante l’emergenza incendi udivano distintamente nell’aria i boati legati allo scoppio di proiettili nel cuore del Carso, la zona è ancora piena di piccoli o meno piccoli residuati bellici che dovevano essere bonificati prima del cantiere. «Nel mese di dicembre le operazioni di bonifica bellica si sono concluse – fanno sapere da Fvg Strade – e così i lavori veri e propri di messa in sicurezza della strada sono potuti iniziare. Se non ci saranno particolari problematiche legate alle condizioni meteo o ad altri imprevisti, la chiusura del cantiere è prevista entro il 31 marzo». 

Come avevamo già raccontato nei mesi scorsi, i lavori si focalizzano sul consolidamento delle pareti rocciose presenti a bordo strada e sulla tutela della carreggiata: tra le altre cose è prevista l’installazione di barriere paraschegge e la fasciatura con chiodi, funi e reti di acciaio di alcuni punti giudicati particolarmente critici della pendice rocciosa.

Allo stato attuale non sono previste ulteriori limitazioni al traffico, se non quelle (come il senso unico alternato e regolato da un semaforo) che gli automobilisti e i pendolari che percorrono abitualmente la strada hanno imparato a conoscere in questi mesi. Più in generale, comunque, la strada del “ Vallone” sta vivendo un periodi di cambiamento e rinnovamento, all’insegna della sicurezza. E questo lungo tutto il suo tracciato. Si tratta di un’arteria strategica e particolarmente frequentata, ma anche piuttosto pericolosa per sua natura.

Alcune curve in particolare possono essere sorprendenti e insidiose per chi non le conosce, specie con il buio, e per renderle più evidenti sono stati installati speciali segnali catarinfrangenti, oltre ai cartelli che invitano a fare attenzione al passaggio della fauna selvatica. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

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