Lavoro nero e mancata sicurezza nel Goriziano: sospese 5 ditte, denunciate 6 persone e multe per 100mila euro
Il bilancio dei controlli effettuati nei carabinieri nel mese di dicembre nei settori edile e agricolo

GORIZIA Il Nucleo ispettorato dei carabinieri del lavoro di Gorizia e il Nucleo operativo del gruppo carabinieri tutela del lavoro di Venezia, con la collaborazione dei militari della Compagnie dei carabinieri di Gorizia, hanno tracciato un bilancio dell’attività svolta nello scorso mese di dicembre nel controllo del settore edile e di quello agricolo.
Controlli intensificati
I controlli intensificati sono stati finalizzati alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro e hanno permesso di individuare lavoratori in nero e privi del permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, quali l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, la presenza di aperture nel vuoto non protette, di ponteggi non norma, l’omessa valutazione dei rischi aziendali e il mancato rispetto delle norme in materia di igiene e salute. Inoltre, la vigilanza svolta nel settore agricolo ha consentito di individuare inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
I numeri dell’operazione
Sono state controllate complessivamente 7 ditte operanti nel settore dell’edilizia e 2 ditte operanti nel settore agricolo. In tutto sono stati controllati 37 lavoratori, di cui 3 risultati “in nero” e privi del permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro e sono state sospese 5 attività d’impresa, contestando 8 violazioni in materia di sicurezza e irrogando complessivamente sanzioni per oltre 100mila euro.
A Gorizia
In particolare nel Comune di Gorizia, nel corso di attività ispettiva effettuata in due cantieri edili per lavori di riqualificazione energetica nell’ambito del 110% su 2 condomini, all’interno dei quali operavano 7 imprese edili, sono state riscontrate violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto, il deposito di materiali di risulta sulle impalcature, la presenza di impalcature non a norma.
Nei confronti di una di queste ditte è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono state contestate sanzioni amministrative pari a 25mila euro e quattro persone sono state denunciate a piede libero.
È stata inoltre riscontrata la presenza dei 3 lavoratori “in nero” e privi del prescritto permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro, per cui nei confronti del titolare della ditta veniva applicata la “maxi sanzione per lavoro nero” per l’impiego di lavoratori “in nero” in misura superiore al 10% del personale complessivamente occupato e il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero nei confronti di una delle imprese con la contestazione di sanzioni amministrative per oltre 20mila euro.
A Dolegna
Nel Comune di Dolegna del Collio, nel corso di attività ispettiva effettuata in due aziende agricole gestite da imprenditori di nazionalità pakistana, i carabinieri hanno riscontrato l’impiego di 25 lavoratori irregolari non sottoposti a sorveglianza sanitaria, privi dei corsi di formazione/informazione sulla sicurezza e la mancata redazione del D.V.R. (Documento di Valutazione Rischi=, con la contestazione di ammende pari a 64.300 euro e la denuncia di 2 datori di lavoro.
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