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Incubo furti nell’Isontino: segnalata una persona che fotografava le case a San Martino

Sindaci concordi sulla necessità di alzare la guardia. «L’Isontino è una grande periferia circondata dai campi»

Stefano Bizzi
2 minuti di lettura

GORIZIA Non è passata inosservata la persona che la scorsa settimana a San Martino del Carso passeggiava fotografando le case e, all’apparenza, fingeva di parlare al telefono. Le forze dell’ordine sono state allertate dai residenti e lo sconosciuto è stato controllato. Magari si trattava soltanto di un turista sulle tracce di Ungaretti, ma, nel dubbio, è stato comunque identificato. A raccontare l’episodio è il sindaco di Sagrado Marco Vittori. «Vedremo se la segnalazione è stata utile», osserva.

«Da noi - nota il primo cittadino, commentando la riunione in prefettura di mercoledì mattina nel corso della quale è stato fatto il punto della situazione sui furti avvenuti nell’Isontino - tutte le porte di ingresso e di uscita del territorio comunale sono sorvegliate dalle telecamere, ma questo non significa che si possa abbassare il livello d’attenzione. Resta quindi fondamentale mantenere un rigoroso sospetto su tutto ciò che non è ordinario. Ogni giorno ci si aspetta che possa succedere qualcosa perché questi raid “mordi e fuggi” sono messi a segno a random. Se controlli da una parte, loro colpiscono da un’altra. Sei vulnerabile: i nostri insediamenti urbani sono tutti periferia, le strade di campagna sono ovunque e sono facili da percorrere».

Di vulnerabilità parla anche il sindaco di Romans Michele Calligaris. «Questa banda colpisce in modo indiscriminato le parti di territorio che ritiene più vulnerabili. Siamo sotto attacco», dice sottolineando come l’appuntamento in prefettura sia stato «un valido confronto tra tutte le istituzioni»: «Da parte di tutti sono state portate questioni in modo concreto e serio. Siamo tutti d’accordo sul fatto che il problema debba essere risolto senza mettere a rischio nessuno. Per questo si deve segnalare tutto ciò che è fuori dall’ordinario».

«La gente - aggiunge Daniele Sergon, primo cittadino di Capriva - vive già un momento difficile e questo stato di cose peggiora la situazione. Le precauzioni presentate possono sembrare banali, ma non lo sono. Dobbiamo tutti fare uno sforzo e fare diventare i suggerimenti buone pratiche». «Le forze dell’ordine ci sono - prosegue Sergon -. Nella notte dei colpi a Capriva sono state proprio le segnalazioni al 112 a limitare il numero di effrazioni».

Da Mossa, gli fa eco la collega Emanuela Russian: «Durante la riunione ci è stato ribadito che il territorio è presidiato sia dai mezzi ufficiali delle forze dell’ordine sia dai mezzi in borghese. L’impegno è al 100%, ma ci deve essere un aiuto da parte della popolazione, ovvero buone pratiche per contrapporsi all’azione dei ladri, che si sono fatti sempre più scaltri».

Nel ricordare che nella maggior parte dei casi i furti sono avvenuti senza effrazione, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro fa notare che ora, arrivando buio prima, bisognerà fare ancora più attenzione: «Con prefetto e questore c’è un confronto costante. Ci hanno assicurato che il personale è stato implementato sia per la prevenzione sia per le indagini».

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