Statua di Marco Cavallo sfrattata da Muggia. Adesso Trieste: “Va trovata una sistemazione adeguata”
La civica Adesso Trieste chiede all’ente del capoluogo di dare uno spazio all’opera simbolo della rivoluzione basagliana: che dal 1973 rappresenta la svolta nella cura della salute mentale in Italia

MUGGIA La decisione del Comune di Muggia di sfrattare la statua di Marco Cavallo, simbolo della rivoluzione basagliana, scatena un vespaio di polemiche.
L’amministrazione guidata dal leghista Paolo Polidori, infatti, ha scelto di non ospitare più la statua negli spazi in cui l’aveva accolto la precedente giunta Marzi. Si mobilita subito nel capoluogo regionale la civica Adesso Trieste, che chiede al Comune giuliano di dare subito una sistemazione all’opera. In una mozione presentata ad hoc la lista chiede alla giunta di incontrare l’associazione Basaglia per trovare una destinazione adeguata.
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Spiega il capogruppo Riccardo Laterza: “Marco Cavallo è il simbolo più celebre di una storia, quella della chiusura dei manicomi, che racconta di una rivoluzione basata sulla difesa della salute e dei diritti, e su una nuova cultura della cura. Una storia che continua ancora oggi, eppure non abbastanza ricordata e valorizzata, tanto da essere sotto attacco anche a causa dei tentativi di privatizzazione della sanità pubblica. La decisione di Polidori di sfrattare Marco Cavallo non ci stupisce, ma è perfettamente coerente con il personaggio e ciò che politicamente e umanamente rappresenta. Con la nostra mozione vogliamo fare in modo che, anche grazie a un interessamento diretto del Comune di Trieste, Marco Cavallo possa al più presto trovare una nuova casa nella città dove è nato, per poter continuare a girare per il mondo e raccontare la sua storia.".
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