Nel cielo di nuovo azzurro sta atterrando l’elicottero Écureuil B3 del soccorso alpino. Scende Gino Comelli, da trent’anni in servizio su queste montagne dell’Alto Adige. Non c’è concitazione fra lui e i suoi colleghi, nessun fremito di speranza. Solo una tremenda consapevolezza: «Purtroppo non abbiamo neanche una possibilità su cento di trovare qualcuno ancora vivo là sotto». Ecco cosa sta su…
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