Secondo incendio in due giorni sul Carso
Un fronte di 200 metri di fuoco ha aggredito la periferia est. Intervento di pompieri e volontari. Stop a treni e autostrada
Tiziana Carpinelli
MONFALCONE. Un ampio fronte, esteso 200 metri, ha aggredito nel tardo pomeriggio di martedì 14 giugno sei ettari del Carso, sul versante opposto rispetto al rogo divampato, soltanto 24 ore prima e sempre a Monfalcone, ai piedi della Rocca, in prossimità della Galleria rifugio.
Per cause ancora al vaglio dell’autorità competente, le lingue di fuoco si sono alimentate lungo via Locovaz, nella biforcazione che, uscendo dall’A4, conduce in città. Per tale motivo il transito all’uscita dall’arteria autostradale è stato interrotto per un certo lasso, i veicoli provenienti da Trieste costretti a proseguire lungo il Lisert, dirottati sulle vie Terza Armata e Timavo. Parallela, l’interruzione della circolazione ferroviaria. L’incendio ha quindi determinato non pochi disagi alla periferia est della città, con code in concomitanza dell’orario di uscita dal lavoro di parecchi cittadini, occupati nell’area industriale e portuale. Le colonne di fumo si percepivano dalle case di via Romana.
Ingente il dispiegamento di mezzi dei Vigili del fuoco, sul posto nel pomeriggio con tre squadre e anche l’autobotte chilolitrica – la più capiente in dotazione – dallo scalo aeroportuale di Ronchi. E cospicue anche le forze del volontariato civile sul campo: oltre all’equipaggio monfalconese coordinato da Andrea Olivetti, le tute azzurre da Duino e Doberdò. Un elisoccorso della Protezione civile si è levato in volo nel tentativo di contenere l’imponente fronte di fuoco, che ha trovato fertile alimentazione nell’aridità del suolo in queste assolate giornate. Elemento di forte preoccupazione, la siccità, dal momento che si tratta del secondo incendio a distanza di 24 ore sul territorio. Quanto all’origine del rogo, a 5 chilometri di distanza da quello divampato alla Rocca, si ipotizzano cause riconducibile a scintille nel passaggio dei treni. In azione, oltre a pompieri e volontari, pure la Guardia forestale, prontamente attivatasi per la salvaguardia del Carso, polmone verde a ridosso dell’abitato. L’incendio, nell’area sensibile e nevralgica per i flussi viari, è stato spento dopo le 19.30. È seguito un lungo lavoro di bonifica, come il giorno prima.
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