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L’Alfabeto del futuro torna a Trieste: dalla cultura al turismo, ecco il viaggio fra le idee per una nuova ripresa

Al via la quarta edizione del progetto promosso da La Stampa e dai quotidiani Gnn: il 23 giugno la tappa triestina

paola bolis
2 minuti di lettura

TRIESTE Dalla cultura che sa farsi impresa all’economia che si declina nell’agricoltura, dalla mobilità che guarda al sostenibile all’alimentazione che unisce tradizioni e nuove frontiere. Un ventaglio di tematiche sviluppato attraverso voci, volti, esperienze in un percorso di idee utili a costruire sviluppo nel segno dell’innovazione. Perché è, quest’ultimo, un concetto imprescindibile in una società dove appunto il saper innovare può significare saper crescere. Ed è una innovazione che occorre leggere, per utilizzarla al meglio e padroneggiare il cambiamento.

È questo lo scenario in cui si inserisce la quarta edizione de “L’alfabeto del futuro”, il progetto promosso da La Stampa di Torino e dai sei quotidiani del gruppo Gnn - Gedi News Network che punta a fare emergere potenzialità ed energie dei territori in eventi che coinvolgono enti, istituzioni, imprenditoria, comunità cittadina.

Si tratta di un percorso in sette tappe, quante sono le città sedi de La Stampa e di sei dei quotidiani Gnn - da Genova con il Secolo XIX a Mantova con la sua Gazzetta, da Il Piccolo al Messaggero Veneto, da La Provincia Pavese al Mattino di Padova - tappe in ognuna delle quali, da questo mese e fino a ottobre, sarà sviluppato un tema legato alla specificità del territorio.

Se innovazione continua a essere parola chiave, in questa tornata l’accento sarà posto su un nuovo futuro possibile da costruire dopo l’emergenza sanitaria. Perché i due anni di pandemia hanno modificato la percezione della società che giorno per giorno costruiamo, accelerando mutamenti che talvolta erano già in atto: dai ritmi quotidiani alla riscoperta delle mète di prossimità, fino ai tempi del lavoro che sempre più si intrecciano con quelli del privato in una ricerca di nuovi equilibri.

Dopo la partenza fissata il 16 giugno a Mantova, dove si farà il punto sul binomio cultura e impresa, “L’Alfabeto del futuro” approderà per la sua seconda tappa a Trieste, il 23 giugno alle 17.30 negli spazi del Molo IV in Porto Vecchio.

Dopo le tre edizioni dedicate a scienza, salute e mobilità, stavolta il titolo dell’evento triestino è “Turismo, operazione riscossa”. Tematica che presenta molti aspetti da sviluppare, in una città dove già da tempo i visitatori sono tornati in modo massiccio mentre la capacità ricettiva si amplia e le navi da crociera dominano ormai quasi ogni giorno le Rive.

Il rilancio continua, dopo la cesura della pandemia che aveva interrotto una crescita in cui nel periodo maggio-settembre 2019 a Trieste Promoturismo Fvg aveva registrato un +7,9% di presenze sull’anno precedente.

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La “riscossa”, dunque, pur con le cautele imposte dallo scenario internazionale. Una riscossa che la città è chiamata a gestire. Come lo fa? Come potrebbe farlo? Quali sono le chiavi per uno sviluppo ulteriore del settore? Quali - dal patrimonio culturale all’enogastronomia alla natura - le carte che Trieste e la Venezia Giulia possono giocare al meglio? Ne parleranno il 23 giugno, con una serie di ospiti, Massimo Giannini, direttore de La Stampa, Luca Ubaldeschi, direttore de Il Secolo XIX, Omar Monestier e Roberta Giani, direttore e condirettrice de Il Piccolo.

Ci sarà spazio per approfondire situazione e prospettive della crocieristica con il managing director di Msc Leonardo Massa e con Francesco Mariani, ad di Trieste terminal passeggeri. Si farà il punto sul comparto del turismo con l’assessore regionale Sergio Emidio Bini e salirà sul palco Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto est e Fvg di Intesa Sanpaolo.

Ecco poi le testimonianze di una serie di protagonisti per altrettante declinazioni della tematica turistica. Enrico Degrassi parlerà di Ikon, digital farm di Staranzano che applica la realtà virtuale e aumentata anche nell’offerta turistica del territorio. Spazio al turismo slow e green con Dimitri Cacovich, apicoltore di Longera che dopo aver comprato i primi alveari a 15 anni oggi produce miele e altri prodotti tipici. Ed ecco l’Audace Sailing Team, gruppo di studenti di Ingegneria navale che, guidati dal professor Rodolfo Taccani, gestiscono l’Eco Sailing Laboratory dell’Università di Trieste in cui si progettano le barche del futuro fatte di materiali e resine innovativi. Sul palco anche Diego Panzeri, ricercatore dell’Ogs e vincitore di FameLab 2022, il talent show della comunicazione scientifica, che presenterà un gioco dedicato alla biodiversità marina e in procinto di divenire anche una app.

Voci e volti dunque per fornire idee, esperienze, dibattito nel corso dell’evento triestino cui seguiranno quelli di Genova, Udine, Padova e Pavia. Per arrivare infine a Torino, dove in ottobre si tireranno le somme di quest’Alfabeto 2022.

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