TRIESTE Non c’è stato nemmeno il tempo di annunciare quattordici nuove stabilizzazioni fra i propri lavoratori interinali che l’Agenzia per il lavoro portuale di Trieste si trova a dover procedere al quarto licenziamento, anche in questo caso legato agli strascichi delle proteste No Green pass che infiammarono Trieste lo scorso autunno. L’annuncio viene dato dal Clpt, disconosciuto come sindacato da Autorità portuale e imprese terminalistiche, ma rimasto attivo anche dopo l’esclusione dai tavoli di trattativa decisa in risposta allo sciopero a oltranza contro il certificato verde.
Proteste No green pass, licenziato un quarto lavoratore del Porto di Trieste

Per la prima volta colpito dal provvedimento un lavoratore non in prima linea nella protesta. Il Clpt annuncia un presidio