SAN CANZIAN. «La vera alternativa? Siamo noi del centrodestra». Ciro De Simone Sorrentino, cinque anni dopo di nuovo candidato sindaco alla guida della lista Per San Canzian, lo ha detto con forza domenica mattina, nell’Ostaria da Bepi Meo, presentando ufficialmente la squadra di candidati consiglieri comunali, attorniato dalla coordinatrice di Fratelli d’Italia, il suo partito, Francesca Tubetti, il referente della Lega Paolo Bearzi, di Noi con l’Italia Carlo Muset, dell’ex sindaco di San Pier d’Isonzo Riccardo Zandomeni.
«L’ho già detto e lo ripeto: l’ex sindaco Silvia Caruso e l’attuale sindaco Claudio Fratta, entrambi alla fine espressione del Pd e di un certo “sistema”, sono facce identiche di una medaglia che ora litigano fra di loro», aggiunge De Simone a margine della prima uscita ufficiale, dopo quella di fine marzo in cui formalizzò la propria discesa in campo. Nonostante sia apparso in crescita tra il 2012 e il 2017, il centrodestra si ritaglia il ruolo di outsider ma non pare comunque poter ambire al successo. E il candidato sindaco De Simone ne è del tutto consapevole. «So che è difficile vincere ora – dice –, ma so anche che si può incidere nel tempo e ho accettato di candidarmi a fronte della possibilità di lavorare cinque anni per creare un’alternativa credibile per questo territorio e questa comunità».
Nessun accenno, all’ex collega di gruppo consigliare, la ex “azzurra” Giorgia Deiuri, che ha deciso di non rimanere all’interno del centrodestra per schierarsi invece al fianco di Silvia Caruso, guidando la civica La Nuova San Canzian. «Sarò monotono, ma io resto fermo nei mie valori e nelle mie idee, oltre che convinto che San Canzian debba essere amministrata in modo diverso», sottolinea De Simone, non nascondendo come la lista Per San Canzian, sostenuta da Fratelli d’Italia, Lega, Progetto Fvg e Noi con l’Italia, non veda l’apporto di Forza Italia. «Forse non si sono sentiti abbastanza forti per partecipare o forse non è scattata una simpatia reciproca con i rappresentanti di Fi – racconta De Simone –. Quello che posso dire è di essere sempre stato corretto, anche se da Fi non posso dire di aver mai avuto un vero aiuto durante il mandato».
Della correttezza, nei confronti «degli avversari e delle istituzioni», De Simone fa comunque un punto d’orgoglio. «Però quando ci sono stati tentativi di metterci a tacere – aggiunge, riferendosi in modo indiretto agli attacchi rivolti dall’attuale maggioranza al consigliere Deiuri – ho sempre tirato fuori le unghie. Siamo persone che non si fanno spaventare, perché siamo sicuri delle nostre idee e di cosa vogliamo fare, partendo da un diverso e reale coinvolgimento dei cittadini e di tutte le frazioni che compongono il comune». Un discorso, quello di De Simone, interrotto brevemente solo dall’arrivo nel locale di via Romana dell’assessore allo Sport Renzo Mattei che, dopo un momento d’esitazione, passando per entrare all’interno della trattoria, ha augurato «buon lavoro a tutti». —
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