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Strade bianche e reti d’acqua: così l’altipiano si modernizza

Il confronto nella sede circoscrizionale di Prosecco sull’intervento del Consorzio di bonifica

U.SA.
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TRIESTE

Un primo lotto di lavori già concluso. Un secondo che sarà completato a breve. E un terzo, l’ultimo, che vedrà la conclusione entro l’estate del 2023. Cambia volto il ciglione carsico nella zona prospiciente Prosecco e Contovello. Ne ha parlato ieri proprio a Prosecco Enzo Lorenzon, presidente del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, nel corso di un incontro organizzato di concerto fra Circoscrizione Altopiano Ovest e Associazione agricoltori (Kmecka zveza). L’intervento, che consiste principalmente nel riordino del sistema delle carrarecce e nel completo rifacimento del sistema idrico di raccolta e distribuzione delle acque, era molto atteso, in particolare dal mondo agricolo dell’altipiano triestino, da sempre alla ricerca di nuovi spazi per poter impiantare nuove attività ed ampliare quelle già esistenti.

«Stiamo utilizzando – ha precisato Lorenzon – fondi per circa 1,5 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione e, in parte, recuperati dall’ex Provincia di Trieste». Nel concreto, come ha spiegato Emiliano Biasutto, responsabile tecnico del Consorzio, tutte le carrarecce avranno una larghezza di due metri e mezzo, per garantire il transito dei mezzi, e saranno dotate di elementi di contenimento, cioè di muri in cemento, drenanti, con tubi che andranno a confluire verso un canale per lo scarico definitivo, in modo da ridurre l’erosione superficiale sulle carrarecce stesse. Il sistema idrico sarà collegato alla rete Acegas.

Al termine dell’operazione, ogni fondo avrà un accesso rispetto alla carrareccia più vicina e sarà dotato di cisterne di stoccaggio. Molto soddisfatto si è dichiarato Franc Fabec, presidente dell’Associazione agricoltori: «Sono tanti i giovani che vogliono continuare l’attività dei loro padri e dei loro nonni nel settore agricolo – ha detto – e auspichiamo di vedere completata l’opera al più presto, nell’interesse dell’intero Carso triestino». Pavel Vidoni, presidente della Circoscrizione, ha ribadito «l’importanza di un cantiere che permetterà lo sviluppo di attività legate al territorio, in un contesto di sguardo verso il futuro». «Gli interventi di recupero hanno doppia valenza e utilità – ha osservato il consigliere regionale Igor Gabrovec – perché da un lato andiamo a restituire alle attività agricole aree finora trascurate, dall’altro si interviene sui terrazzamenti, sulle strade poderali e nella gestione delle acque meteoriche, mettendo in sicurezza zone sensibili dal punto di vista della stabilità idrogeologica».—



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