Il Verdi è ripartito con le doppie serate Il biglietto preferito agli abbonamenti
Il pubblico si riavvicina al teatro anche se il recupero è lento La scelta dei due spettacoli per mitigare i costi del cartellone
Alex Pessotto
Oggi e domani, al Verdi, c’è Claudio Bisio, protagonista di un evento intitolato “La mia vita raccontata male”. Fino a questo momento, la stagione non è stata certo caratterizzata da pienoni: si tratta, ad ogni modo, di difficoltà comuni ai teatri di tutta Italia e Gorizia non costituisce un’eccezione. La scelta di proporre alcuni appuntamenti in doppia serata era già stata ideata nel cartellone 2020-2021, poi annullato per il dilagare della pandemia. Nel 2021-2022, è stata ripresentata. Inoltre, la campagna abbonamenti ha riguardato soltanto gli spettacoli in calendario nel 2022, mentre per quelli del 2021 il pubblico poteva acquistare singoli biglietti.
«Finalmente il pubblico sta tornando a teatro. Direi che il cambio di tendenza si è verificato con lo spettacolo di Vanessa Incontrada», dice l’assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti. E a proposito di questo cambio di tendenza, lunedì sono stati venduti 73 biglietti e martedì 58, specie per l’appuntamento con Claudio Bisio. «La scelta di partire con la vendita dei biglietti singoli per la parte iniziale della stagione si è rivelata vincente. Ora, tuttavia, la gente prosegue ad acquistare i ticket evento per evento, preferendo questa modalità all’abbonamento, che non fornisce certezza di non incorrere in annullamenti o sospensioni», aggiunge l’assessore.
Anche il direttore artistico Walter Mramor nota una luce in fondo al tunnel. «Il Verdi, come tutto il teatro italiano, è stato travolto da numerose pandemie, non da una soltanto: quella vera e propria, ma anche quella legata alle reazioni che il Covid ha generato: battute d’arresto, sospensioni, ripartenze, restituzioni di biglietti e abbonamenti, riprogrammazioni. Quindi, si è trattato di un autentico tsunami e il Verdi ne ha certamente risentito. Noto però, in questo ultimissimo periodo, una ripresa per quanto riguarda la presenza di pubblico. Sì, ritengo che ci sia una riconquistata fiducia negli appassionati».
Di sicuro, tornare al periodo pre Covid non sarà facile. «Certo, ci vorrà del tempo – continua Mramor –. Per avere un recupero, immagino ancora un anno: non credo che la stagione prossima si riveli risolutiva. Credo invece che si debba fare molto lavoro in quanto a programmazione e promozione del nostro cartellone, ma, appunto, non sarà immediato ritornare ai numeri che avevamo prima della pandemia. Ciò, tuttavia, vale per il Verdi come per tutti gli altri teatri d’Italia». Per dare altri numeri, le due recite dello spettacolo con Bisio hanno un costo totale di 30.800 euro (28 mila euro, più Iva 10%).
Nel cartellone di febbraio c’era poi lo spettacolo della Carrozzeria Orfeo “Miracoli metropolitani”: di 6.820 euro è stato il suo costo, mentre quello dell’omaggio a Ennio Morricone, previsto per sabato 19, è di 9.900 euro totali. Tra questi, però, solo “La mia vita raccontata male” è in doppia serata. «La doppia rappresentazione è stata voluta dal Comune e io la ringrazio per l’investimento che ha fatto, quando si immaginava che i teatri potessero accogliere soltanto il 50% del pubblico – conclude Mramor –. La ritengo una decisione molto oculata, praticata anche da altri teatri e certamente a favore degli spettatori. Se la doppia recita sarà confermata nella prossima stagione non lo so ancora: lo dovrà decidere l’amministrazione. Non dimentichiamoci che, prima dell’era Covid, il Verdi aveva in cartellone spettacoli che non solo ottenevano il tutto esaurito, ma non riuscivano a soddisfare ogni richiesta». —
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