I sindaci non temono il rincaro delle bollette Bullian: «Lavoriamo per i soldi del Pnrr»
Il primo cittadino di Turriaco critico con il collega di Ronchi: «Non si dovrebbe gridare al lupo al lupo in questa fase»
Laura Blasich
Il “caro energia” è sotto la lente d’ingrandimento delle amministrazioni comunali del Monfalconese, che al momento non parlano però di tagli ai servizi o di aumenti di tariffe e imposte locali. A differenza di quanto fatto dal primo cittadino di Ronchi dei Legionari Livio Vecchiet. Anche perché, come ricordano i sindaci di San Canzian d’Isonzo Claudio Fratta e di Turriaco Enrico Bullian, il Governo ha disposto la riduzione dell’Iva dal 22 al 5% sulle bollette energetiche per i Comuni almeno per il primo trimestre del 2022. «Per ora siamo allineati alle previsioni di bilancio – afferma da parte sua il sindaco di Monfalcone Anna Cisint –, anche perché l’aumento dei costi legati alle utenze non può dirsi una novità». Il Comune di Monfalcone nel costruire il suo bilancio ne ha quindi tenuto conto. «Esiste poi il fondo di riserva, obbligatorio per tutti i Comuni, la cui funzione è proprio quella di permettere di fronteggiare eventuali spese impreviste – prosegue Cisint – e che per Monfalcone si aggira sui 160 mila euro. Questa amministrazione non bloccherà mai i servizi, perché in questi anni i bilanci sono stati predisposti con intelligenza e attenzione». Una verifica cadenzata permette inoltre di «utilizzare quasi in tempo reale le economie che possono realizzarsi nell’attività dell’ente». Insomma, Monfalcone in questo momento è «abbastanza tranquilla», anche se, come rileva il sindaco, «a nessuno piace destinare risorse, che potrebbero essere impiegate in modo più utile per la comunità». L’amministrazione San Canzian ha avviato da parte sua a gennaio una verifica sui consumi e quindi sulle azioni utili a efficientare la gestione degli immobili comunali, su cui negli anni si è intervenuti per migliorare la performance energetica. «In questo periodo, però, i costi del riscaldamento dei plessi scolastici – afferma il sindaco Claudio Fratta – sono influenzati anche dall’esigenza di arieggiare le classi». Tant’è che per evitare la dispersione termica almeno nel municipio il Comune ha comprato dei dispositivi per purificare l’aria da collocare negli uffici. «Speriamo di non dover intervenire nel corso dell’anno sulle tariffe richieste per l’utilizzo di palestre e spazi pubblici», conclude Fratta. A Staranzano, come fa sapere il primo cittadino Riccardo Marchesan, un monitoraggio è in corso. «Stiamo effettuando una ricognizione e solo quando sarà conclusa potremmo trarre delle conclusioni», sottolinea.
Per il sindaco di Turriaco Enrico Bullian non si dovrebbe comunque gridare “al lupo al lupo” in questa fase, in cui il Governo è comunque intervenuto. «I Comuni poi non hanno mai ricevuto così tante risorse come negli ultimi due anni che, se non sono utilizzabili per la gestione ordinaria, comunque consentono di intervenire a sostegno dei cittadini e della comunità nel suo insieme», afferma Bullian. «I Comuni dovrebbero piuttosto ora lavorare assieme per ottenere i fondi del Pnrr e realizzare progetti utili al territorio», aggiunge il sindaco di Turriaco, dove pure si è intervenuti efficientando strutture e reti comunali.
«È presto per fare previsioni – dice il vicesindaco di San Pier d’Isonzo Michele Fappani –. Si dovrà vedere se l’intervento dello Stato continuerà. A San Pier potremo comunque contare sull’energia prodotta dal parco fotovoltaico e sui risparmi prodotti dagli interventi già realizzati e da realizzare». Di tagli, quindi, nemmeno a San Pier si parla. —
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