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«Cabinovia e fondi vincolati: ecco la mail che lo certifica»

Gli esponenti della giunta: «Costretti a esibire il carteggio con gli uffici ministeriali dagli attacchi dell’opposizione». Il centrosinistra non arretra: «Non è sufficiente»

Lilli Goriup
2 minuti di lettura



Cabinovia. Ecco la risposta romana. «Confermo quanto chiarito in riunione. Non è possibile proporre altri interventi, in sostituzione di quello già ammesso a finanziamento con il Pnrr, oggetto di valutazione da parte degli uffici ministeriali».

La mail proviene da indirizzo istituzionale del tipo “nome.cognome@mit.gov.it” e porta la firma di un ingegnere della Divisione 5 della Direzione generale trasporto pubblico locale, regionale e mobilità pubblica sostenibile. È un organo del Dipartimento per la mobilità sostenibile, a sua volta dipendente dal ministero delle Infrastrutture. Il dirigente statale legittimamente chiede di restare anonimo, in un articolo di cronaca politica, ma lo scambio scritto è chiaro, con nomi e cognomi. La comunicazione è pervenuta agli uffici del Comune di Trieste alle 16.09 del 26 gennaio 2022, in risposta alla richiesta municipale di «confermare l’impossibilità di cambiare il progetto già presentato con uno diverso. Ciò ferme restando, ovviamente, le modifiche che si possono avere passando dalla fase preliminare di progettazione a quelle successive». Richiesta inoltrata a seguito delle recenti polemiche. La citata riunione è un riferimento alla «conferenza del 14 gennaio – specificano ancora gli uffici triestini –. Ha riunito online lo stesso ministero, l’Anci e i funzionari dei Comuni beneficiari dei fondi Pnrr-Trm (Trasporto rapido di massa)». La mail di risposta è stata illustrata ieri in conferenza stampa dagli assessori Elisa Lodi ed Everest Bertoli. «Non ce ne sarebbe stato bisogno se in aula l’ex candidato sindaco del centrosinistra, Francesco Russo, non avesse messo in dubbio la parola del nostro personale amministrativo», ha esordito Bertoli: «Siamo all’imbarbarimento del dibattito politico. Posso capire che Riccardo Laterza (Adesso Trieste) abbia scarsa esperienza con la macchina amministrativa. Da un vicepresidente del Consiglio regionale, ex senatore, è inaccettabile. Il referendum cittadino c’è già stato: al ballottaggio i cittadini hanno dato fiducia al programma del centrodestra, dove c’è la cabinovia. È la democrazia».

Così Lodi: «Crediamo fermamente in questo progetto innovativo. Evidentemente ci crede anche il ministero, se investe 48 milioni di euro di fondi Pnrr. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un’escalation al ribasso, che ha pressoché accusato me e Bertoli di non dichiarare il vero in sede di Consiglio comunale. Le accuse si estendono automaticamente alle donne e agli uomini che lavorano negli uffici. È grave dal punto di vista istituzionale. Questo modo di fare politica non mi appartiene. Russo è ancora insoddisfatto per aver perso le elezioni oppure sta pensando a quelle del 2023?».

Laterza replica: «Bertoli (nel pomeriggio) si è rifiutato di inviarci copia di quanto condiviso con i giornalisti. Ma l’abbiamo letto comunque. La mail di poche righe non cita fonti normative di rango superiore rispetto alle Istruzioni tecniche per la selezione dei progetti Pnrr del ministero Economia e Finanze: lì si prevede la possibilità di modificare progetti già ammessi a finanziamento. Continua l’opera di mistificazione della giunta».

Russo contrattacca: «Confermo che ho elementi romani per provare il contrario di quanto sostenuto dalla giunta. Invito il sindaco Roberto Dipiazza a venire con me al ministero per verificare. Ovviamente, se è disponibile a elaborare assieme a me un nuovo progetto, condiviso con la città». Intanto lunedì il progetto preliminare di cabinovia sarà al centro di un incontro tecnico-politico tra sindaco, giunta, uffici e un esperto esterno. Al vaglio migliorie in vista della fase esecutiva. —

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