Centrale di Redipuglia Terna versa a San Pier 73 mila euro di Imu
La stazione elettrica ricade nel territorio comunale e vedrà il municipio utilizzare i fondi per le associazioni e le scuole
Laura Blasich
Sono 72.952 gli euro di Imu che il Comune di San Pier d’Isonzo è riuscito a incassare da Terna per sanare una situazione catastale non congrua rispetto alla stazione elettrica che, seppur denominata “di Redipuglia”, non si trova nel territorio del municipio confinante di Fogliano Redipuglia bensì in quello di San Pier d’Isonzo.
L’adesione tributaria da parte della società, che quindi ha riconosciuto le ragioni del Comune, non imboccando la strada del contenzioso, è arrivata in seguito all’azione di verifica voluta dall’amministrazione comunale. Una scelta conseguente a quanto affermato in cinque anni sui banchi dell’opposizione da parte della lista San Piero idee in Comune, convinta dell’esigenza di andare a un controllo delle posizioni tributarie per garantire una maggiore equità fiscale a tutti i cittadini.
L’amministrazione comunale, con la delibera approvata in giunta il 22 ottobre scorso, a due settimane quindi dalle elezioni che ne hanno decretato l’insediamento, ha incaricato il responsabile dell’Ufficio tributi di affidare a un soggetto esterno un’attività di verifica e controllo delle rendite catastali della stazione elettrica presente sul territorio.
Dalle risultanze del lavoro svolto dall’ufficio assieme alla ditta affidataria del servizio di supporto tecnico al nostro ufficio si è arrivati quindi a un accordo tramite accertamento con adesione per l’annualità 2015.
«Quelle antecedenti sono andate in prescrizione e dal 2016 la normativa è cambiata», spiega il vicesindaco Michele Fappani, non escludendo un proseguimento dell’attività accertativa in paese nei confronti delle realtà economiche di maggiori dimensioni. I fondi recuperati, non pochi per un Comune delle dimensioni di San Pier, saranno impiegati per sostenere l’attività delle associazioni, attraverso l’erogazione di contributi più corposi «a compensazione di quelli non trovati dalla nuova amministrazione nel bilancio 2021», e finanziare 10 ore alla settimana di attività extracurriculari per gli alunni della primaria (2 ore per classe) così da garantire l’orario attuale durante il prossimo anno scolastico, a partire quindi da settembre.
«Parte delle risorse saranno utilizzate anche per avviare il Centro giovani – aggiunge il vicesindaco –, in una sede che dobbiamo ancora individuare in via definitiva, oltre che per qualche piccolo intervento».
La stazione elettrica di Terna ha 65 anni di vita ed è stata potenziata e ammodernata con un intervento del valore di 16 milioni di euro conclusosi nel 2010 e che ha dato garanzia di un collegamento a 380 kV con la Slovenia e di un secondo con la centrale termoelettrica di Monfalcone. —
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