Oggi stesso, 20 gennaio, annuncia il sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Centinaio, la candidatura del caffè espresso italiano «sarà trasmessa alla Commissione nazionale italiana per l'Unesco e confidiamo che questa la approvi e la trasmetta entro il 31 marzo a Parigi. La tazzina di espresso rappresenta per tutti gli italiani un rito sociale e culturale che trova riscontro anche nella letteratura e che appassiona tutto il Paese, da Napoli a Venezia fino a Trieste passando per Roma e Milano».
«Una candidatura tanto più importante in un momento storico in cui le restrizioni dovute alla pandemia hanno penalizzato i rapporti sociali, molti dei quali - conclude Centinaio - avevano come cornice il bancone o il salotto all'aperto di un bar davanti a un buon caffè italiano».
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