TRIESTE Il nuovo laminatoio di Metinvest non si farà. Alle Noghere almeno. La decisione finale è stata rinviata molte volte dal gruppo ucraino per la necessità di approfondimenti, ma ora la multinazionale ha emesso il parere definitivo, bocciando l’idea di realizzare il suo impianto per la lavorazione a caldo dell’acciaio sui terreni situati nei pressi di Aquilinia. Si tratta di un colpo pesante per le prospettive di sviluppo economico locale, perché la rinuncia comporta il mancato arrivo a Trieste di un investimento da 700 milioni di euro, con cui i privati avrebbero creato 450 posti di lavoro diretti e almeno 500 occupati nell’indotto.
Bonifiche troppo lunghe: Metinvest e Danieli rinunciano al progetto per il laminatoio alle Noghere

Cinque anni per bonifiche e linee elettriche: per i privati i tempi sono troppo lunghi. Trattativa parallela a Ravenna. Bini: «Nulla è perso, ci sono altre ipotesi possibili»