In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
oggi il provvedimento in aula a monfalcone

Il Comune riduce l’addizionale Irpef Cisint: meno tasse

«Benefici per famiglie e imprese. Rispetto al 2015 la pressione fiscale pro capite è calata di 178 euro»

Laura Borsani
2 minuti di lettura



La pressione fiscale del Comune di Monfalcone si alleggerisce ulteriormente, attraverso la riduzione dell’addizionale Irpef. La nuova misura è stata introdotta nel bilancio pluriennale 2022-2024 che oggi approderà in Consiglio comunale per l’approvazione. L’operazione si collega alla revisione degli scaglioni delle aliquote dell’imposta contenuta nella Legge di Stabilità approvata dal Governo. Revisione che l’ente locale ha declinato nell’addizionale applicando una diminuzione delle aliquote pari allo 0,05% per ciascuno dei quattro scaglioni, eliminando l’aliquota (0,80%) per i redditi oltre i 75 mila euro e mantenendo l’esenzione fino a 20 mila euro di reddito lordo annuo. Lo sconto assorbe proporzionalmente le riduzioni degli altri scaglioni, comportando quindi un ulteriore e generalizzato beneficio. Il tutto ai fini di un maggiore potere d’acquisto da parte delle famiglie.

La nuova addizionale Irpef si configura nei seguenti scaglioni. Fino a 15 mila euro di reddito l’addizionale passa dallo 0,45% allo 0,40%; da 15 mila a 28 mila dallo 0,50% allo 0,45%; da 28 mila euro a 50 mila euro dallo 0,60% allo 0,55%, mentre per i redditi dai 50 mila euro in su è stata mantenuta l’addizionale dello 0,70%. Un esempio: un reddito di 50 mila euro lordo, beneficia dell’aliquota 0,40% fino ai 15 mila euro di reddito, dello 0,45% fino ai 28 mila euro e dello 0,55% fino ai 50 mila euro. Questa operazione si traduce per il Comune in 60 mila euro di minore incasso all’anno, portando a 2.260.000 euro le riduzioni annuali per i cittadini.

«È la prima volta che diminuiamo l’addizionale Irpef – ha osservato il sindaco Anna Maria Cisint –. Questo significa un vantaggio per le famiglie, ma anche per le attività con partita Iva, commerciali e artigianali. La nuova operazione rientra nella strategia fiscale adottata da inizio mandato, nell’ottica di ridurre le tasse e le imposte a favore dei cittadini e delle piccole e medie imprese. Già nel 2017 abbiamo diminuito la Tari e l’Imu, procedendo per consolidamento e riduzioni progressive negli anni. Fino all’azzeramento dell’ex Tosap per le attività commerciali e artigianali in relazione alla pandemia da Covid-19».

Cisint ha ricordato la riduzione Imu delle seconde case per i proprietari che garantiscono contratti di affitto vincolati ad un tetto numerico di inquilini, al fine di contrastare il fenomeno del sovraffollamento degli appartamenti: «Il fenomeno in città si sta esaurendo, lo scorso anno la Polizia locale ha individuato 5 casi, rispetto ai 158 del 2018, quando negli alloggi trovavamo anche 15 persone assieme». Dunque, meno tasse a cittadini e imprese «per permettere maggiore capacità di spesa che genera a sua volta un meccanismo virtuoso dell’economia sul territorio».

In fatto di pressione fiscale, a partire dal 2019 la riduzione tra tasse e tariffe ha sommato un valore di 2.200.000 euro all’anno, che con l’operazione addizionale Irpef si attesta su 2.260.000 euro. Quest’anno la spesa pro-capite per i cittadini è di 405,88 euro: «Sono 178 euro all’anno in meno rispetto ai 583,92 euro di spesa pro-capite del 2015, con il governo di centrosinistra. Per una famiglia composta da tre componenti siamo a 534 euro di risparmio. In questi cinque anni, la riduzione pro-capite complessiva si attesta su 2.670 euro».

Quanto alla capacità di conciliare la riduzione fiscale, sostenuta da fondi comunali, con l’erogazione dei servizi, ai fini dell’equilibrio finanziario dell’ente, Cisint ha affermato: «Una volta insediatami in municipio, ho rilevato un alto livello di accantonamento nell’ambito della spesa corrente, non quindi dettato da un principio di prudenza. Il dato della cassa è passato da 24,3 milioni di accantonamenti nel 2016 agli attuali 13,7 milioni. I fattori ai fini dell’equilibrio finanziario sono molteplici, come la riduzione della Tari attraverso la revisione dei costi in ordine a Isa Ambiente, a fronte di un servizio rivisitato e puntuale, risparmi mirati ed il ricorso a finanziamenti esterni e la costante riduzione dei costi di indebitamento». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA



I commenti dei lettori