TRIESTE. L’autopsia, la Tac e il tossicologico potrebbero non bastare. Per far luce sul mistero di Liliana Resinovich, la sessantatreenne triestina scomparsa il 14 dicembre e trovata morta il 5 gennaio tra la vegetazione dell’ex Ospedale psichiatrico, non si escludono altri esami e analisi.
La Procura di Trieste, come conferma il procuratore capo Antonio De Nicolo, ha quindi disposto il divieto di cremazione della salma.