Da una parte il capo della Procura della Repubblica Antonio De Nicolo, che spiega che il suo ufficio «ha avviato il procedimento penale, culminato nel sequestro delle campane, su segnalazione di centinaia di persone, le quali, pur dichiarandosi in gran parte cattoliche osservanti, si sono ritenute oggettivamente disturbate dall’intensità e dalla frequenza del suono dell’impianto, anche in ore da sempre destinate al riposo», precisando che «il provvedimento richiesto dal mio ufficio al giudice è stato perciò doveroso».
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