TRIESTE A Trieste, si sa, l’ammirazione per le capacità dei nostri antenati di qualche secolo fa e la nostalgia per i passati splendori asburgici sono due sentimenti inestricabili, di cui è impossibile liberarsi. Un sentore che si fa più forte se, indossate un paio di pedule, ci si incammina lungo il percorso della tranvia, quei cinque chilometri che partendo dal cuore della città si inerpicano in alto, sempre più in alto, sfidando pendenze impervie fino a raggiungere i 343 metri sul livello del mare dell’Obelisco, per poi ridiscendere leggermente fino al centro del borgo di Opicina.
Tram di Opicina, le due vetture pronte e i materiali in attesa sul percorso del 1902 che sale verso il Carso

L’ascesa dal centro città tocca una pendenza massima del 26% e raggiunge il punto più alto, 343 metri sul livello del mare, all’Obelisco