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dopo la sospensione da parte dell’ordine provinciale

Il farmacista rassicura Savogna Riapertura entro metà febbraio

Il Comune attiva un servizio a favore dei cittadini impossibilitati a muoversi: la Protezione civile raccoglierà le ricette e consegnerà i medicinali a domicilio

Marco Bisiach
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Marco Bisiach / Savogna

Al più tardi entro la metà di febbraio Savogna d’Isonzo e i suoi abitanti torneranno ad avere la loro farmacia. L’annuncio arriva dal Comune di Savogna e, indirettamente, proprio dal titolare della farmacia stessa, il dottor Marco Rojec, che si è confrontato con il sindaco Luca Pisk e lo ha rassicurato sul fatto che entro un mese sarà in grado di ristabilire le condizioni per l’apertura dell’esercizio.

Come è noto, il farmacista era stato sospeso temporaneamente subito prima di Capodanno dall’Ordine provinciale dei farmacisti, non potendo più esercitare la sua professione, e per questo l’Asugi si era vista costretta a disporre la chiusura della farmacia di via Primo Maggio, società individuale per la quale non si poteva prevedere alcun tipo di sostituzione. Pur mai confermato ufficialmente, il motivo della sospensione temporanea sarebbe legato alla mancata adesione del farmacista alla campagna vaccinale. In ogni caso, sia questa o altra la lacuna da colmare, di qui ad un mese la sospensione dovrebbe terminare, e il servizio della farmacia Rojec riprendere normalmente.

«Ho parlato con il dottor Rojec, ci siamo confrontati e ho ricevuto da lui precise rassicurazioni sul fatto che entro la prima quindicina di febbraio la farmacia riaprirà – spiega il sindaco di Savogna Luca Pisk -. Tiriamo un sospiro di sollievo, perché la farmacia è un servizio indispensabile per il paese, e gli abitanti di Savogna vi trovano un punto di riferimento ormai da trent’anni».

Nel frattempo, in queste settimane di chiusura, il Comune è pronto a venire incontro alle esigenze delle fasce più fragili della popolazione. «Ne abbiamo discusso in giunta, mettiamo a disposizione la nostra segreteria comunale e l’assistente sociale per raccogliere richieste e segnalazioni da parte di cittadini che non hanno modo si spostarsi da Savogna per procurarsi le medicine – spiega Pisk -. Attraverso la Protezione civile organizzeremo un servizio di raccolta delle ricette e consegna a domicilio dei farmaci in questi casi particolari».

In questi giorni, dopo la notizia della chiusura temporanea della farmacia Rojec, da più parti è arrivato l’auspicio di una tempestiva riapertura. Ad intervenire è anche la Federazione aclisti pensionati (Fap) che, attraverso la segretaria provinciale Silvia Paoletti, spiega come «la farmacia è un servizio essenziale per tutti, ma in particolar modo per le persone anziane». «Parliamo di un punto di riferimento, per molti quasi parte della famiglia – continua Paoletti -, ma il problema essenziale è il servizio alla persona, in questo caso il servizio dei medicinali, che deve essere ripristinato al più presto. La Fap della provincia di Gorizia auspica che si possa trovare al più presto la soluzione per la riapertura della farmacia di Savogna, il cui ruolo è strategico per tutta la comunità del paese ma anche delle frazioni». —

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