ROMA La palla ora passa al governo. Per poter arrivare a processare gli 007 egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio del ricercatore friulano Giulio Regeni, il gup di Roma Roberto Ranazzi ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto Sergio Colaiocco di chiedere all’Esecutivo di fare pressioni politiche sull’Egitto per informare gli imputati del processo a loro carico. A due settimane di distanza dal sesto anniversario della scomparsa di Regeni, che sabato prossimo avrebbe compiuto 34 anni, la partita si sposta dal piano giudiziario a quello politico.
Processo Regeni, il giudice chiede aiuto: «Il governo si muova»

Nuova udienza al tribunale di Roma per sbloccare il nodo notifiche. I familiari del ricercatore: «Il nostro Paese scelga da che parte stare»