«Carnevale di Muggia a giugno per salvare la festa»
Nelle compagnie prevale il realismo: un posticipo è ritenuto meno grave rispetto a uno stop per il secondo anno di fila
Luigi Putignano
MUGGIA. Si respira un mix di accettazione dello stato delle cose e di voglia di fare, a Muggia, in queste ore. Ore durante le quali si sta discutendo del futuro della prossima edizione del Carnevale, e da cui emerge, sempre più chiara, la volontà di spostare la kermesse in tarda primavera, a ridosso di giugno. L’edizione di febbraio, in una situazione pandemica assolutamente in divenire come è quella attuale, appare quanto meno un azzardo. Quindi, questo è il pensiero dominante dei partecipanti storici, meglio a giugno, perché - dopo lo stop già patito nel 2021 - stavolta l’importante è che la festa almeno si faccia.
«Stiamo lavorando per scongiurare l’annullamento del Carnevale – spiega il vicepresidente dell’Associazione delle compagnie Roberto “orso” Crevatin – e anche se la manifestazione si prospetta in forma ridotta e posticipata è fondamentale che si svolga», in quanto «saltare un’altra edizione può creare disaffezione e una perdita di interesse nelle persone che sacrificano tanto tempo libero ed energie per “costruire” il Carnevale».
Per ora, intanto, non appare preoccupata Diana Colombin, della compagnia dei Mandrioi, di cui è segretaria: «Siamo al lavoro. L’importante è che si faccia, e questo credo sia il pensiero comune. Creare la sfilata, con i carri, i costumi, le coreografie, serve soprattutto a tenere vive le compagnie e la socialità. Due anni senza fare niente sarebbe pesante». Quanto al rischio di una possibile disaffezione nei confronti dell’evento, secondo Colombin «non esiste per le persone che sono costantemente attive in seno alla compagnia, e si è visto anche con le adesioni che ci sono state durante il Carnevale estivo, sia nella costruzione delle barche per la Vogadamata che per il lavoro al chiosco».
Anche la giovane Valentina Cherti, dell’Ongia, di cui è tesoriera, è comunque contenta di «avere la possibilità di poter proseguire con le nostre tradizioni e soprattutto di poter continuare con i lavori e i costumi già iniziati per la sfilata 2022. Certo, di preoccupazioni ne avremo sempre, però per noi è decisivo non saltare un altro anno e poter dimostrare che nonostante tutto non ci fermiamo mai e non smettiamo di lavorare per il nostro amato Carnevale».
Pronti anche i componenti delle Bellezze Naturali, il cui presidente, Francesco Monteforte, conferma che «i lavori inizieranno a breve. Qualcosa è già iniziato, diciamo con calma, perché non abbiamo la “furia” di arrivare a febbraio». Sulla possibilità che questi spostamenti possano portare a una diminuzione della voglia di fare, per Monte è «praticamente impossibile. Siamo carichi come sempre, anche perché noi abbiamo il Carnevale dentro tutto l’anno».
Anche per l’assessore al Carnevale nonché vicesindaco Nicola Delconte «non è credibile che i muggesani abbandonino il Carnevale, perché fa parte della nostra storia», anche se è pur vero che «tutto l’associazionismo in generale soffre in questo momento pandemico». E dice la sua anche l’ex assessore al Carnevale Stefano Decolle, il quale rimarca come «la decisione che deve essere presa ancora una volta è decisamente complessa, perciò va tutta la mia personale solidarietà a chi ha questo arduo compito. Sono contento di sapere che le compagnie comunque sono al lavoro. Questo significa che la fiamma del Carnevale non si è spenta e non si spegnerà
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