Nell’Urban center 40 posti per le imprese innovative «Trieste città delle start up»
andrea pieriniil progetto
Sono quaranta slot per altrettante start up e spin off. Il Comune di Trieste pubblicherà entro il 15 gennaio la modulistica per partecipare ai bandi che mettono a disposizioni postazioni all’interno dell’Urban center. Il sindaco Roberto Dipiazza ha parlato di «un bel regalo di fine anno che completa un percorso interessante e innovativo. La città sta crescendo e si sta sviluppando sempre più».
Come detto ci sono 40 slot liberi che corrispondono non solo a postazioni, ma a orientamento, laboratori e formazione. Ogni start up potrà ambire al massimo a due posti e sono previsti tre bandi con scadenza bimensile da 10 slot a partire dal 31 gennaio. Verranno poi creati altri bandi nel corso del tempo. Le imprese dovranno far parte delle filiere della terapie innovative della biotecnologia e dello sviluppo farmacologico, della diagnostica in vitro, della terapia veterinaria e dell’hi-tech e informatica. Ogni progetto sarà valutato da una commissione e sono previsti punteggi aggiuntivi per i giovani e l’innovazione.
L’assessore con delega ai Servizi generali Michele Lobianco ha parlato di Trieste come «start up city, siamo partiti dal contenitore grezzo e ora lo abbiamo reso un luogo simile a quello delle città del nord da sempre punto di riferimento per le start up». Il vice sindaco Serena Tonel ha evidenziato come Trieste abbia una forte propensione a ricerca e innovazione «ora vogliamo che ci sia un aggancio alla crescita economica».
Barbara Codan, in rappresentanza di Bio4Dreams capofila della rete di imprese che gestisce Urban Center, ha voluto ringraziare il Comune «per aver create un’area di contaminazione e un ecosistema dove far crescere le imprese». Infine Lorenzo Bandelli, direttore dei Servizi generali del Comune, ha definito i bandi il tassello mancante dall’idea che nasce alla realizzazione della stessa: «Ci aspettiamo il tutto esaurito». —
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