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GRADO

Il piccolo ponte di Fossalon crollato in via Istria – che costringe a giri particolarmente lunghi, in parte su strade non asfaltate – sarà rifatto con una spesa di 650 mila euro. È la replica fatta dall’assessore Dario danese a una raccomandazione del consigliere comunale Maurizio Delbello (Amo Grado), dove il delegato ai Lavori pubblici ha illustrato la situazione.

Come prima cosa la Protezione civile non ha considerato il ponte come un intervento urgente e quindi diventa necessario effettuarlo in proprio. È però in atto una verifica con la Regione per stabilire se le acque che passano sotto il piccolo ponte sono pubbliche (in questo caso se ne dovrà far carico la Regione, magari attraverso il Consorzio di Bonifica) oppure se spetta al Comune di Grado.

Nonostante l’opera sia stata considerato urgente si arriverà alla realizzazione non prima di maggio-giugno del prossimo anno. Era stata verificata dal Comune, come spiegato sempre da Danese, anche la possibilità di provvedere alla sistemazione di un ponte provvisorio ma diventa impossibile in quanto i materiali non sono considerati idonei e, come detto, c’è anche il responso negativo della Protezione civile su un diretto intervento.

Ma sul tema le forze di opposizione di centrosinistra (Liber@, Open Grado e Partito democratico) contestano quanto espresso da Danese, tanto da precisare che «quando amministravamo Grado l’intervento doveva essere immediato, tanto da farci inserire una posta urgente a bilancio di 500.000 euro, indirizzando conseguentemente gli uffici verso l’istallazione di un ponte prefabbricato per il rapido ripristino della viabilità». Cosa che è stata accantonata, sottolinea ancora il centrosinistra, dalla nuova amministrazione.

«L’opera pubblica – dice ancora lo schieramento di opposizione – verrà portata avanti in modo “convenzionale” con conseguente tempistica e, come ha specificato l’assessore Danese, non ne sentiremo parlare prima di maggio/giugno con buona pace degli esponenti di Forza Italia – oggi presenti in maggioranza e nella giunta – che durante la campagna elettorale, assieme all’attuale sindaco Claudio Kovatsch, ci attaccavano perché troppo lenti proprio nel ripristino del ponte di Fossalon».

Insomma, l’opposizione non si ritiene soddisfatta della risposta ottenuta in aula da danese. Un tanto poiché «nell’ultimo assestamento di bilancio – sottolineano – avevamo prontamente posto le basi per un intervento veloce e funzionale, con l’obiettivo di ridurre al minimo il disagio per la comunità della frazione di Fossalon che risulta, al momento, pesantemente penalizzata a causa del crollo del ponte di via Istria».

An. Bo.

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