GORIZIA I casi di violenza sulle donne negli ultimi due anni hanno dovuto fare i conti con il Covid-19. Il 2020 ha portato molti più episodi critici ad essere taciuti e questo falsa una situazione che, comunque, appare purtroppo stazionaria nella sua gravità. Nel Goriziano a raccogliere le statistiche dei Centri antiviolenza di Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Aquileia e Gonars è Sos rosa.
La presidente dell’associazione, Francesca Vuaran, riporta che «la maggioranza dei casi che presentiamo ogni anno in occasione del 25 novembre è riferita soprattutto al centro antiviolenza nel capoluogo isontino, che è sempre aperto rispetto agli altri sportelli disponibili per un’ora a settimana. Se la situazione generale non è cambiata di molto – aggiunge – quello che sta mutando è la percezione del nostro operato e la consapevolezza delle donne che inizia ad essere maggiore, anche nelle straniere».
I numeri forniti da Sos rosa, aggiornati al 15 novembre, registrano nel 2021 161 donne accolte, di cui 87 per la prima volta. A essersi rivolte ai volontari dell’associazione sono state 128 italiane e 28 straniere con un’età media di 45 anni. La violenza psicologica ha interessato il 91% dei casi, quella fisica il 61%, quella economica il 28%, quella sessuale il 14%. C’è anche un’1,5% di casi che riguarda il matrimonio precoce e un 16% di stalking. Per le donne con figli minori coinvolti la percentuale si assesta al 42%. Le donne che denunciano si fermano al 34% mentre le situazioni di emergenza con ospitalità in albergo sono il 2%. Il servizio di residenzialità temporanea ha interessato l’1,5 % delle donne, l’ospitalità in casa di transizione 2 donne con 2 minori.
Nel Monfalconese, a Ronchi dei Legionari, un altro Centro antiviolenza è gestito dall’associazione Da donna a donna. Nel 2020 le donne che hanno contattato il sodalizio sono state 150 (101 italiane e 49 estere) mentre quest’anno sono state 142 (95 italiane e 47 straniere). Nel 2020 l’associazione ha accolto in emergenza 14 donne con 9 minori e nelle Case rifugio 13 donne e 11 minori. Nel 2021 13 donne con 21 minori, mentre nelle Case rifugio sono finiti 6 donne e 4 minori.Le statistiche della Polizia di Stato indicano come in Italia, nel periodo gennaio-agosto 2020, le donne vittime di femminicidio registrate sono il 48% di tutte quelle uccise, nell’analogo periodo del 2021 l’indice scende al 41%. Nel 72% dei casi l’autore è il marito o l’ex marito e in 1 caso su 2 è stata usata un’arma da taglio. Nel 49% dei casi i soggetti ammoniti, sia per stalking sia per violenza domestica, vivono o hanno vissuto con la vittima. Per quanto riguarda i dati relativi ai cosiddetti reati spia, commessi in provincia di Gorizia nell’ultimo biennio, gli atti persecutori sono stati 18 nel 2020 e 13 nel 2021, (da gennaio a settembre). Sempre raffrontando le stesse annate, si contano anche 41 casi di maltrattamento in famiglia, ridimensionati quest’anno a 25. Sono state 14 l’anno scorso rispetto alle 5 del 2021 invece le violenze sessuali.
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