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GRADISCA

“Di genere si muore se in genere non si educa” è lo slogan che accompagna #Iorispetto, il contenitore di eventi, laboratori educativi ed artistici e incontri cui dà vita da otto anni la città di Gradisca, vero e proprio avamposto della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulla donna. Sarà Casa Maccari ad aprire oggi alle 20. 30 incontro a cura del circolo Arci Skianto! di Gradisca in collaborazione con Inter Pares, L’Istrice, associazioni che lavorano con uomini autori di violenza e che fanno parte dell’associazione Reliv, e il coinvolgimento dello sportello di ascolto Savi per autori di violenza Asufc. Modera l’incontro Francesca Ieroncic. «Iniziamo volutamente e simbolicamente un giorno prima – commenta l’assessore alle Pari opportunità Francesca Colombi – a voler indicare che è proprio prima che accada il peggio che bisogna trovare le giuste strategie e sinergie per evitare la violenza. Lo facciamo voltando il punto di vista consueto, spostando l’attenzione dalle donne vittime di violenza, sull’uomo. Che può essere il principale artefice di un cambiamento necessario verso un nuovo maschile, che non vuole possedere, ma rispettare». Domani a palazzo Torriani (20.30) presentazione del libro “Lupare Rosa”, con l’autore don Marcello Cozzi e con Francesca Giglione (Libera). Venerdì alle 20. 30 alla Bergamas la compagnia La Luna al Guinzaglio e Udi–Unione Donne in Italia presentano lo spettacolo “Il Corpo che Parla”. Sabato alle 18. 30 alla Maccari incontro sulla situazione della donna in Afghanistan, con Tamara Amadio per il Cir (Consiglio Italiano per i Rifugiati). Non mancano progetti nelle scuole (un workshop al Brignoli con l’artista Mattia Campo Dall’Orto e una video lezione con Eleonora Sartori nell’ambito dell’iniziativa educativa #Postopulito contro il cyberbullismo e le storture del web, alle scuole medie “della Torre di Gradisca e “Macor” di Romans/Mariano) e il coinvolgimento della città: ben 40 sono state le #Vetrinedirispetto realizzate dagli street artist Fabio Babich, Massimo Racozzi, Gaia Fraussin e Serena Giacchetta. —

L. M.

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