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Alex Pessotto

È stato un itinerario per scoprire, attraverso la recitazione, Gorizia e Nova Gorica: dopo “Le voci del silenzio”, dedicato ai percorsi ebraici sul territorio, Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi, con il loro Cta, hanno infatti ideato e curato un nuovo progetto “Dall’alto da lontano: corale di confine” incentrato sul difficile tema della frontiera.

Lo spettacolo itinerante si è sviluppato da via della Cappella con rientro al valico del Rafut: circa un’ora e mezza, passando per il Monastero di Castagnevizza. Attraverso i testi di Francesca Valente, con citazioni da Franco Fortini e Ljubka Šorli, sono state così rievocate le vicende, spesso tragiche, del nostro Novecento. L’appuntamento si colloca lungo il percorso che ha portato le due città a essere, congiuntamente, Capitale Europea della Cultura 2025. “Le voci del silenzio” e “Dall’alto da lontano: corale di confine” costituiscono però solo i primi due appuntamenti di un’iniziativa pluriennale dal titolo “Gorizia nascosta” che dovrebbe concludersi proprio nel 2025.

«L’obiettivo – afferma Piaggio – è la creazione di una rete di percorsi a beneficio dei turisti, ma anche della cittadinanza, per promuovere gli aspetti più particolari, originali dell’ambito transfrontaliero. Le nostre non sono appunto audioguide o visite guidate, ma percorsi performativi, a stazioni, fra le due città. Del resto, il Cta organizza l’Alpe Adria Puppet Festival che, nel 2021, ha festeggiato trent’anni e si tratta certamente di uno dei primi festival capaci di coinvolgere il pubblico di Gorizia e Nova Gorica, quando la collaborazione non era affatto scontata».

Nel commentare lo spettacolo itinerante, l’assessore Fabrizio Oreti non manca, ancora una volta, di ricordare l’importanza di essere Capitale della Cultura. «Con questo titolo, ottenuto qualche mese fa dalle due amministrazioni comunali, diventa sempre più importante raccontare ciò che siamo con tutte le unicità presenti nella nostra area – dice Oreti –. Seguendo questo filo logico si stanno creando attività che permettono di raccontare storie che solo qui da noi si sono potute verificare. In questa ottica, come amministrazione comunale, supportiamo le attività del Centro di Animazione e Figure di Gorizia che, nei giorni scorsi, ha dato vita ad un nuovo tour legato ad un itinerario teatrale con cuffie lungo la zona confinaria. È stato un percorso teatrale che ho apprezzato molto e che ha avuto lo scopo di evidenziare la diversità come punto di forza del nostro territorio: la diversità legata alla contaminazione crea la vera ricchezza che ci rende realmente unici in Europa. Si tratta, peraltro, della stessa ricchezza che ha portato Nova Gorica e Gorizia ad essere Capitale Europea della Cultura».

Anche altri appuntamenti, tuttavia, si muovono al di qua e al di là del confine: basti pensare alle trasferte del Libro delle 18.03, inserite nel cartellone degli eventi realizzati in vista del 2025. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. —

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