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Ultimo terreno “pulito” ex Ezit sul mercato per 400 mila euro

Coselag attende le offerte entro il 10 dicembre. L’insediamento dovrà avere una destinazione produttiva. Primiceri: servono nuove aree da infrastrutturare

Massimo Greco
1 minuto di lettura



Coselag, il consorzio di sviluppo economico che ha preso il posto del disciolto Ezit, mette in vendita l’ultimo terreno “pulito” - ovvero sottoposto a caratterizzazione e dichiarato esente da contaminazione - ancora in dotazione.

Lo ha fatto con un avviso di vendita, firmato dal presidente Zeno D’Agostino e ripreso dall’albo pretorio del Comune triestino, che invita gli interessati a farsi sotto non oltre il mezzogiorno di venerdì 10 dicembre.

Il testo spiega che si tratta di circa 5.000 metri quadrati offerti al mercato con un prezzo base di 395.000 euro. Siamo in via del Canneto nel comune di Muggia, in zona Noghere, dove sorge anche il capannone che il Municipio triestino diede al Verdi in cambio di sala Tripcovich. Sembra un buon affare: inedificato, libero da servitù, confinante con la pubblica viabilità dotata dei servizi a rete, un chilometro di distanza dal raccordo autostradale.

Il terreno non è esordiente sulla piazza, perché venne già saggiato nel gennaio 2020, poco prima della deflagrazione pandemica, ma, nonostante avesse stimolato qualche interesse, nessuno si fece avanti e rimase nelle disponibilità di Coselag. L’avviso fa riferimento al «progetto industriale», volendo sottolineare le caratteristiche dell’insediamento destinato a industria e/o artigianato.

Il vicepresidente consortile, Sandra Primiceri, inquadra l’operazione nella strategia dell’ente, sottolineando che l’auspicato acquirente potrà fruire di due tipologie di contributo regionale, a seconda che il compratore provenga da fuori-regione oppure operi nell’ambito del perimetro giulio-friulano.

La Primiceri coglie l’occasione per ampliare il ragionamento al di là di questa specifica operazione, perché oggi Coselag ha l’obiettivo di acquistare terreni allo scopo di infrastrutturarli con destinazione industriale e logistica. Se il terreno in vendita è l’ultimo “pulito”, il consorzio possiede ancora 80.000 metri quadrati alle Noghere, che si estendono davanti allo stabilimento Barilla (ex pasta Zara).

Uno spazio importante che però è da bonificare, ricorrendo alle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si rammenta che l’azionista di riferimento di Coselag è l’Autorità portuale con il 52%, mentre il restante 48% è equamente suddiviso tra i comuni di Trieste, Muggia, San Dorligo.

In questa chiave strategica mirata ad ampliare le aree di insediamento produttivo, si colloca - prosegue la “vicario” di D’Agostino - la collaborazione con la Regione Fvg nella redazione di un masterplan dei siti abbandonati, che a Trieste non mancano. A partire da un vecchio asset appartenente a Coselag, l’ex Olcese, fermo da tempi immemorabili. Il commissario liquidatore dell’Ezit, Paolo Marchesi, pensava di destinarlo al commercio, previa variante urbanistica. A Diego Bravar piacerebbe da tempo agganciarne un pezzo al suo Bic. Coselag ha in mente un futuro produttivo tutto da delineare. —



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