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Gradisca d’isonzo

Torna il Covid alla Brovedani Test alle medie

Luigi Murciano
1 minuto di lettura

/ Gradisca

Ritorna l’apprensione-Covid nelle strutture per anziani dell’Isontino. Ci sono anche tre residenze di Destra e Sinistra Isonzo (Gradisca, Ronchi e San Canzian) fra i 13 nuovi casi di contagio riscontrati in queste ore sul territorio del Friuli Venezia Giulia.

Per quanto riguarda la cittadina della Fortezza, è il sindaco Linda Tomasinsig a confermare che le positività al virus sono state accertate non alla casa di riposo comunale “San Salvatore”, ma alla residenza per anziani della Fondazione “Osiride Brovedani”. Un vero e proprio mini-focolaio, dal momento che gli anziani ospiti risultati positivi a Sars-Cov2 sono quattro. Per uno di questi casi si è reso necessario il ricovero ospedaliero. A differenza della struttura di Ronchi dei Legionari, non sono state al momento riscontrate infezioni fra gli operatori, ma nuovi test saranno svolti nelle prossime ore su tutta la popolazione della “Brovedani”. In 24 ore nella Fortezza i contagi sono passati dai 12 di martedì ai 21 di ieri.

Sospiro di sollievo intanto all’istituto comprensivo “della Torre”, dove oggi potranno riprendere in sicurezza la propria attività i bambini dell’Aula Arancione della scuola materna di via Zucchelli. I test effettuati sui bimbi - resi necessari dell’accertato contagio di un’insegnante - hanno dato nella quasi totalità esito negativo. Quasi perché è emerso un singolo caso di positività, ma accertato già ai primi di novembre, quando lo stesso ormai non si recava all’asilo ormai da qualche giorno. Un caso che dunque non mette a rischio la “bolla educativa” creata dall’istituto.

Quanto alle medie, domani toccherà agli alunni della IIIC sottoporsi al test diagnostico precauzionale dopo la totale negatività dei compagni delle II e III B. «Le notizie rassicuranti provenienti dal “della Torre” – commenta l’assessore all’Istruzione, Francesca Colombi – non erano affatto scontate, e sembrano confermare che la scuola è ambiente sicuro. Il virus non si propaga al suo interno, ma eventualmente, purtroppo, fuori. Vorrei sottolineare la grande attenzione data ai protocolli da tutto il personale del comprensivo, dagli alunni e dalle famiglie nei tre plessi. Per contro, mi sento di dire che fuori dalla scuola in tanti vivono ancora troppo alla leggera questa fase», conclude Colombi. —

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