la polemica
Un botta e risposta senza fine dopo la decisione di realizzare a Ronchi dei Legionari il nuovo centro di conservazione del Consorzio culturale del Monfalconese. «Sapevamo di aver tirato un sasso in piccionaia nel replicare alle rimostranze sollevate da Cisint a seguito del via libera al nostro progetto per la realizzazione dell’archivio». Enzo Lorenzon, presidente del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, lo dice chiaramente: «la reazione stizzita e scomposta della sindaca di Monfalcone, conferma il suo ormai abituale atteggiamento arrogante e saccente con cui attacca chiunque abbia il coraggio di mettere in campo un’alternativa migliore della sua. L'ex albergo impiegati è una struttura inadeguata ad essere trasformata in archivio e lo scippo ai danni di Ronchi dei Legionari non le è riuscito. Ora può decidere di rompere il giocattolo o scegliere di farsene una ragione e imparare a lavorare con spirito di collegialità insieme agli altri Comuni. Sarà una bella prova di maturità». Lorenzon sottolinea come animate dallo stesso spirito di rivalsa siano piovute le accuse alla sua presidenza nel consorzio industriale. «Anche qui, in pieno delirio di onnipotenza – prosegue - ha sentenziato, dimostrando la sua desolante non conoscenza della genesi delle attività di cui oggi il consorzio gode. Se poi il suo futuro lo vede nei dragaggi del porticciolo Nazario Sauro e nel suo rifacimento, siamo alla frutta. Le mie personali battaglie per unire il consorzio, in logica di area vasta, non solo con Gorizia ma anche con l’Aussa Corno e con l’azienda speciale del porto sono state volutamente affossate proprio da quella parte politica, cui la sindaca fa riferimento, concentrata nel tenersi ben stretto sotto il controllo udinese il porto di Porto Nogaro, che ancora si sta mantenendo autonomo dall’Autorità di Trieste. Se c’è un polo logistico delle auto è stato perché i miei predecessori si sono personalmente recati a Napoli ad illustrare le potenzialità del porto all’armatore Grimaldi, che ha costituito proprio a Monfalcone la Cetal. Avvilente l’idea che la vera missione del consorzio, secondo Cisint, si riduca nel fungere da ufficio tecnico dei Comuni per la realizzazione di opere marginali come il porticciolo o la casa di riposo di Fogliano Redipuglia. Intanto fa scivolare di anno in anno la realizzazione del quarto braccio della bretella di Bistrigna e la riattivazione della ferrovia che collega il mulino Casillo, anche in questo caso la sindaco sarà certamente pronta a dare la colpa agli altri». E, sempre secondo il presidente del consorzio di bonifica, l’arrivo delle navi da crociera non è certo frutto di una visione a lungo termine, ma è invece conseguenza della fortunata localizzazione del nostro porto in Adriatico e della decisione governativa di non fare più attraccare le navi da crociera a Venezia. «Alle critiche di Del Pizzo nemmeno rispondo, ed in generale, consapevole che la sindaca non riesce a darsi pace quando non ha l’ultima parola – conclude - nemmeno risponderò più alle prossime inutili provocazioni». —
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