Il Cai premia i soci rinnova cariche e guarda al futuro
Riconoscimenti per chi ha 25 e 50 anni d’iscrizione Nuovo un terzo del direttivo. Attività riprese dopo il Covid
Marco Bisiach
Formazione, conoscenza dell’ambiente e sicurezza in montagna. Sono i tre pilastri sui quali poggia e poggerà la programmazione prossima e futura delle attività del Cai di Gorizia, che nei giorni scorsi ha vissuto all’Unione ginnastica goriziana l’assemblea generale ordinaria, che ha visto parlare il presidente Giorgio Peratoner proprio di questi temi. Particolarmente simbolica, peraltro, la sede dell’assemblea, visto che il Cai è di fatto tornato a riunirsi dove, nel lontanissimo 8 settembre del 1883, nacque la sezione di Gorizia. Ma le suggestioni hanno fatto solo da contorno alla riunione, che, invece, aveva la necessità di affrontare tematiche pratiche e importanti, specie dopo i lunghi mesi segnati da pandemia e limitazioni. E non a caso Peratoner ha evidenziato nella sua relazione – davanti a una sessantina di soci, tutti dotati di mascherina e certificati con il Green pass, ma ugualmente distanziati debitamente nella palestra – le tante criticità riscontrate a causa dell’emergenza sanitaria, che ha portato anche ad una certa disaffezione alla vita sociale, legata all’inagibilità della sede e all’annullamento dei tanti eventi del Cai. Sin qui il bicchiere mezzo vuoto. Quello mezzo pieno, invece, è rappresentato – ha spiegato sempre Peratoner – dal buon numero di iniziative che il Cai è già riuscito ad attuare o a mettere in cantiere negli ultimi mesi, da quando la pandemia ha allentato un po’ la sua morsa. Attività che intendono proseguire, con l’obiettivo di approfondire soprattutto la formazione dei soci nell’ottica della sicurezza in montagna, ma anche la promozione della cultura del rispetto della natura, attraverso la sua conoscenza. Così ad esempio in questi giorni è ripreso il corso di preparazione atletica per permettere agli appassionati di arrivare più preparati alle escursioni, e viverle in sicurezza, e per il prossimo anno è stato già predisposto un calendario di appuntamenti che prevede escursioni domenicali e infrasettimanali per il nutrito gruppo di Seniores, uscite di nordic-walking, sci alpinismo e cicloescursionismo, ma anche visite in grotta con il gruppo speleo Bertarelli. Tante pure le proposte per i giovani, e le esibizioni del Coro Monte Sabotino.
Sul fronte dei corsi, a quelli di sci di fondo e sci alpinismo si affiancano nordic-walking, arrampicata, vie ferrate e avvicinamento alla speleologia. E ancora, utilizzo del gps, e corsi base di escursionismo e uscite in ambiente innevato, sempre a proposito di consapevolezza e sicurezza in montagna.
Ma il Cai vuol anche riprendere l’attività culturale, possibilmente in presenza, e presto attiverà il servizio di prestito online dei volumi della sua biblioteca, in fase di ricatalogazione.
L’assemblea è servita pure a rinnovare un terzo del Consiglio direttivo e del Collegio dei Revisori dei conti, come prevede lo statuto del Cai: con Gianluigi Chiozza, confermato, entrano Marco Cavallin, Chiara Glessi e Silvano Peressini, mentre escono al termine del loro mandato Elio Candussi, Bruno Ballarè e Claudio Burlina, che continueranno però a operare in seno alla sezione. Premiati infine i soci con 25 e 50 anni di iscrizione. A festeggiare le nozze d’argento con il Cai sono Stefano Bevilacqua, Biancamaria Delneri, Elio De Marco, Maurizio Ferligoi, Anna Monai, Ave Grazia Olivo, Regina Penko Mittermayr, Arianna Rizzi, Bruno Stacul, David Vecchiet e Giuliano Zulian, mentre per i 50 anni di “fedeltà” all’associazione sono stati premiati Claudio Culot, Giuseppe Poiana, Renzo Soica e Marco Terenzio. —
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