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Il centrosinistra attacca Graziani La replica: «A Romans da tecnico»

Un documento di 10 primi cittadini contro l’amministratore unico di irisacqua

Laura Blasich
2 minuti di lettura



Dieci sindaci dell’Isontino, tutti a capo di amministrazioni comunali di centrosinistra, quelli di Turriaco, San Canzian d’Isonzo, Staranzano, San Pier d’Isonzo, Sagrado, Doberdò, Savogna, Gradisca, Villesse, Romans, chiedono in modo formale all’Organismo di vigilanza di Irisacqua di prendere nota della partecipazione dell’amministratore unico della società, Giambattista Graziani, alla chiusura l’1 ottobre della campagna elettorale del candidato sindaco a Romans Stefano Careddu. Posto che a fronte del nuovo Codice etico di Irisacqua, Graziani «avrebbe potuto partecipare solo a titolo personale», i dieci amministratori domandano anche di essere «messi a conoscenza dei provvedimenti e delle sanzioni conseguenti» a quella che è considerata «una violazione palese dei corretti rapporti istituzionali e del Codice etico aziendale, che può produrre delle distorsioni nelle relazioni con i propri soci e danneggiare la società stessa». I dieci sindaci si richiamano al nuovo Codice etico, di cui chiedono l’applicazione, che prevede come «ogni coinvolgimento dei destinatari in attività politiche avviene solo su base personale, nel proprio tempo libero, a proprie spese e in conformità alla normativa». Il regolamento afferma che «dipendenti che dovessero comparire a incontri, riunioni o manifestazioni pubbliche sono tenuti a farlo a titolo esclusivamente personale e non potranno utilizzare denominazione o marchio di Irisacqua in alcuna maniera, salvo preventiva autorizzazione scritta dell’organo amministrativo». L’amministratore unico, inoltre, in quanto soggetto apicale, «nel rilasciare interviste o dichiarazioni e in ogni intervento pubblico, si devono comportare secondo buona fede e correttezza, curandosi di non danneggiare l’immagine della società». C’è da dire, però, che il volantino non era stato confezionato da Graziani.

«Niente di personale con Graziani, ma riteniamo abbia nettamente sbagliato», afferma il sindaco di Turriaco Enrico Bullian che. Se con la recente tornata elettorale la cordata di sindaci che in questi anni ha cercato di contrastare proprio la nomina di Graziani ad amministratore unico, in quanto “imposto” dalle amministrazioni di centrodestra (con a capo Monfalcone), ha perso Grado, in compenso ha guadagnato San Pier d’Isonzo con il rieletto Claudio Bignolin. Non un cambio equo, però, quanto a peso delle quote sociali.

In merito al documento dei sindaci di centrosinistra Graziani si dice «stupito dell’attenzione a questa sua partecipazione tecnica a un incontro pubblico». E aggiunge: «Mi sono recato a quella serata perché mi è stato chiesto di relazionare i cittadini presenti sulle attività di Irisacqua, e questo ho fatto, senza entrare minimamente nella campagna elettorale in corso - sottolinea - o fare appelli, impliciti o espliciti, a qualsivoglia indirizzo di voto. Nel corso del mio mandato ho sempre risposto con piacere e spirito di servizio a queste richieste, indipendentemente da quale interlocutore mi venissero rivolte, e questo continuerò a fare per assolvere al mio compito. Su questo episodio avrò piacere di confrontarmi con tutti i sindaci, soci di Irisacqua, nella prima assemblea che ce ne darà occasione e sarò io stesso a iscrivere questo punto all’ordine del giorno». —



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