turriaco
Potenziare la possibilità di effettuare tamponi nella farmacia del paese è quanto chiedono al sindaco di Turriaco Enrico Bullian e alla maggioranza i quattro consiglieri di minoranza con una mozione. Tutti della Lega, il cui simbolo, però, non compare volutamente sul documento. «Riteniamo non ci sia nulla di politico, ma sia un discorso di pubblica utilità in questo delicato momento in cui molti lavoratori non sanno come svincolarsi», spiega il capogruppo Antonio Romano.
Nel documento la minoranza domanda quindi che l'amministrazione si faccia parte attiva, perché si possa prevedere ad esempio un orario di fruizione flessibile rispetto alla domanda da parte dei cittadini. «Possiamo supporre che le richieste possano essere maggiori in orario prelavorativo e immediatamente successivo alla fine della giornata lavorativa», aggiunge Romano. «Questa attenzione vuole porsi come azione di tutela della cittadinanza in contrasto alla diffusione dei contagi e continuo rilevamento della salute dei lavoratori - affermano i quattro consiglieri della Lega, a dir poco spaccata sulla questione Green pass, anche a livello territoriale -. Assolutamente non si pone in senso contrario alla vaccinazione, ma rispettiamo la libertà di scelta di ognuno». Il gruppo consigliare si richiama comunque nel documento alla Costituzione e al suo considerare il lavoro un diritto che «dà dignità alla persona. Già nel primo articolo della costituzione si parla del lavoro come fondamento della Repubblica - affermano i consiglieri -. All’articolo 4 si configura il lavoro come diritto del cittadino e suo dovere “secondo le proprie possibilità e la propria scelta» e si precisa che la Repubblica «promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Al di là di ogni considerazione personale, secondo gli esponenti della Lega, non ci si può permettere "il rischio che i lavoratori non si presentino al lavoro, o subiscano limitazioni a causa della normativa sul Green pass». —
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