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MARANO

Il futuro dei dragaggi dei canali lagunari è nelle mani del ministero della Transizione ecologica. La Regione ha organizzato il 12 ottobre una Conferenza dei servizi per superare un problema che sta mettendo in ginocchio l’economia del comparto pesca e del settore turistico. È quanto riferito dall’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, all’interrogazione del consigliere del M5s, Cristian Sergo, che chiedeva chiarimenti sui ritardi delle opere nei canali lagunari. Nel frattempo a Marano sale la tensione e gli operatori della laguna stanno pensando a un’azione di protesta più eclatante di quella dell’8 agosto scorso. Dura la reazione di Sergo alla risposta dell’assessore Scoccimarro. «Lo scaricabarile non può durare per sempre, anche perché adesso al Governo ci sono le forze di centrodestra. Rimane il fatto – osserva Sergo – che non si effettuano i dragaggi, con le conseguenze negative per chi opera nel Porto di Marano e non solo. Lo stesso assessore aveva affermato nei mesi scorsi che presumibilmente entro l’estate sarebbero partiti i lavori, ma nulla si è mosso. Continuando a chiedere pareri, le risposte saranno sempre le stesse anche perché ci sono ambiti portuali su cui vige la legge sui porti, e canali lagunari in cui valgono le norme relative alle lagune e i pareri lo ribadiscono». —

F.A.



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