/ RONCHI
Manovra finanziaria per oltre 2 milioni di euro, quella approvata nei giorni scorsi dal Consiglio di Ronchi dei Legionari. Variazioni che, come ha illustrato in aula l’assessore alle Finanze, Paola Conte, riguardano sia la parte corrente, sia quella in conto capitale, gli investimenti in particolare. Sono state così previste le spese, quasi 32 mila euro, per progetti antiviolenza finanziati con contributo regionale. Già lo scorso anno, a Ronchi, è stata firmata una nuova convenzione tra l’amministrazione e l’associazione “da donna a DONNA”, per la realizzazione del nuovo progetto “Potenziamento politiche antiviolenza a sostegno delle fasce deboli”.
Il progetto è stato condiviso con l’associazione, visto che anche il Comune ha tra i suoi obiettivi la costruzione di reti sociali sempre più forti, funzionali ed efficienti nelle risposte ai casi di violenza di genere e che risponde al bisogno di avere, sul territorio, una risorsa disponibile all’accoglienza in emergenza di donne ed eventuali loro figli minorenni. Alle donne ospitate nell’emergenza saranno garantiti tutti i servizi utili alla protezione e tutela anche dei figli minori, ma pure i mezzi per progettare sinergicamente e in modo efficace l’uscita dalla situazione di violenza.
È la punta dell’iceberg di un fenomeno, quello della violenza contro le donne, con il quale dobbiamo fare i conti anche nella “tranquilla” Bisiacaria. Lo sa bene l’associazione “da donna a DONNA”, nata nel 1997, con sede a Ronchi dei Legionari e che gestisce, dal 2001, il Centro antiviolenza, finanziato dalla Regione, da contributi e progetti comunali e della Fondazione Carigo e, dal 2012, anche dal Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri per progetti innovativi e di rafforzamento delle risorse messe in campo per percorsi di uscita dalla violenza. Le variazioni approvate coprono anche altri settori. In particolare quello sociale. Le maggiori entrate riguardano il trasferimento ministeriale per le funzioni fondamentali (fondo Covid) per 808.813 euro e 105.048 euro quale quota spettante alla municipalità ronchese per l’Uti Carso Isonzo. A queste entrate si aggiunge l’importo di 49.508 euro quale trasferimento per la solidarietà alimentare e il sostegno alle famiglie.
Nella parte spesa, pertanto, viene previsto l’intero importo del fondo e l’importo di 30.276 euro quale integrazione pari al 10% del fabbisogno per l’abbattimento dei canoni di locazione in base alle richieste pervenute nei tempi. Le variazioni nella parte in conto capitale pareggiano su un totale di 1.085.144 euro, determinato principalmente dal contributo regionale di 1.065.939 euro per i lavori di sistemazione dell’incrocio di via dei Campi, via D’Annunzio e la rotonda. «Avendo ottenuto il contributo per l’opera – sottolinea Conte – viene liberalizzata un parte dell’avanzo che finanziava l’originaria iscrizione nel bilancio e quindi l’opera risulterà finanziata dal contributo e da parte dell’avanzo 2020». Il resto delle variazioni riguarda l’acquisto di arredi e attrezzature per uffici e scuole e l’acquisto di un mezzo per la Protezione civile, finanziato dalla Bcc di Turriaco, ora Cassa rurale del Fvg, e dall’avanzo. —
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