«Migranti, sì alle riammissioni informali»
Il sottosegretario Molteni in visita alla Polizia di frontiera a Fernetti. «Strumento da ripristinare, è un forte deterrente»
Lorenzo Degrassi
«Il sistema delle riammissioni informali deve assolutamente essere riapplicato». A ribadirlo ieri mattina il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, a margine di un incontro nella caserma della Polizia di frontiera a Fernetti.
«Ho voluto portare vicinanza, solidarietà e stima agli uomini e alle donne della Polizia di Stato che difendono quotidianamente i confini del nostro Paese – queste le sue parole –. Quello dell’immigrazione è un tema complesso: abbiamo un problema via mare, ma anche via terra, con il numero dei rintracci in aumento in modo importante, con un +20-25% rispetto al 2020 e al 2019». Da qui la necessità di porre all’ordine del giorno del dibattito politico un tema che può, a detta del sottosegretario, fungere da deterrente rispetto al fenomeno migratorio, ovvero la necessità di ripartire con le riammissioni informali. «È uno strumento assolutamente utile – spiega Molteni – che ha funzionato perfettamente in passato e che adesso non viene utilizzato più. La politica deve decidere se tutelare la istanze dei territori oppure no e io sono qui a dire che le riammissioni informali devono riprendere perché utili e necessarie per fermare il fenomeno migratorio».
Molteni ha poi affrontato il tema della carenza di personale all’interno delle forze di Polizia. «Stiamo lavorando a un aumento degli organici in tutta Italia – ha annunciato – perché nel corso del 2022 andranno in pensione 40 mila poliziotti. Va da sé che è necessario un rafforzamento degli organici, ma anche delle dotazioni e infatti, a breve, alle forze di Polizia verrà assegnato lo storditore elettrico (taser). Per quanto riguarda Trieste e il Friuli Venezia Giulia – ha concluso – spero che tra febbraio e marzo la Polizia di frontiera possa avere gli uomini e le donne necessari per garantire l’adeguata sicurezza del territorio».
Presente all’incontro anche l’assessore regionale all’Immigrazione Pierpaolo Roberti, che ha ricordato come il fenomeno della rotta balcanica venga ancora troppo spesso sottovalutato. «Oggi il sottosegretario con la sua visita ha potuto toccare con mano quali sono le reali problematiche che investono il nostro territorio sul tema dell’immigrazione». Anche Roberti si dice favorevole al ripristino delle riammissioni informali: «Si tratta di un forte deterrente anche in vista di un possibile ulteriore aumento del fenomeno migratorio a causa della recente crisi afghana – sostiene l’assessore – che andrebbe a sua volta a pesare su tutte le istituzioni che stanno operando insieme per migliorare la situazione». —
I commenti dei lettori