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il conferimento della cittadinanza

La Fortezza onora la madre gradiscana del Milite Ignoto

Luigi Murciano
1 minuto di lettura

GRADISCA

La Fortezza recupera il ritardo accumulato sulla cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. E, anzi, raddoppia: la conferirà anche alla madre di Antonio Bergamas, la gradiscana Maria Maddalena Blasizza. Questo l’intento espresso dall’ultimo Consiglio comunale, che ha approvato con voto unanime una mozione presentata dal Pd con la quale si dà mandato al sindaco e al suo esecutivo di avviare l’iter per il conferimento della più alta onorificenza cittadina al soldato-simbolo dei caduti e dispersi italiani nella Grande Guerra e alla sua genitrice, divenuta icona di tutte le madri e le famiglie devastate dal dolore del conflitto. Al contempo, il documento – inviato fra gli altri anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Ministero della Difesa, ad Onorcaduti – impegna l’amministrazione comunale a dare vita a iniziative di approfondimento storico sulle vicende che hanno interessato Gradisca durante la Prima Guerra Mondiale, e a individuare un’area da intitolare al medesimo Milite Ignoto nel centenario della traslazione della sua salma all’Altare della Patria.

Una proposta, quella della “doppia cittadinanza”, che era stata caldeggiata nel dibattito aperto da Il Piccolo, dopo che quello politico si era infiammato sul fatto che Gradisca – pur essendo stata protagonista assoluta della vicenda riguardante il Milite Ignoto – non avesse ancora intrapreso iniziative ufficiali a differenza di altri comuni isontini più lesti nell’accogliere l’appello del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare attraverso l’Anci: conferire la cittadinanza al “soldato di nessuno”, che in realtà è patrimonio di tutti.

Gradisca, che di quel soldato e soprattutto della sua mamma può chiamarsi casa, ha finalmente colmato la lacuna. Le ragioni storiche del legame della città con quelle vicende sono note: la gradiscana, Maria Blasizza in Bergamas, poi vissuta a Trieste, nel 1921 viene indicata come la madre spirituale del Milite Ignoto e di tutti i caduti della Grande Guerra. Suo figlio Antonio, di mamma gradiscana e pervaso da sentimenti italiani, fu arruolato nell’esercito austriaco: nel 1916 disertò e si arruolò volontario nel Regio Esercito. Fu ucciso in combattimento, il suo corpo non venne ritrovato.

Dopo la guerra, Maria ebbe l’incarico di scegliere il corpo di un soldato tra 11 salme non identificabili. Nella Basilica di Aquileia, fu posta di fronte alle bare allineate: si accasciò al suolo davanti alla decima, che divenne la prescelta a rappresentare tutti i dispersi. —



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