/CERVIGNANO
Se fino a oggi la sostituzione di una nuova tessera magnetica per i cassonetti marroni dell’umido era gratuita d’ora in poi si cambia. Dopo i numerosi casi di smarrimento o danneggiamento del dispositivo, un centinaio dallo scorso mese di marzo, per motivi che non dipendono dalla fornitura comunale o dalla Net, il Comune di Cervignano ha deciso di correre ai ripari. Tanti i cittadini, in media uno al giorno, che in questi mesi si sono rivolti agli uffici comunali al fine di richiedere una nuova tessera per conferire i rifiuti all’interno del cassonetto dell’umido (apribile solo con la tessera magnetica). C’è chi ha bucato il dispositivo nel tentativo di appenderlo a un gancio, chi l’ha visto scivolare in un tombino o chi l’ha perso. Resta per ora il limite di una sola tessera per nucleo familiare, ma d’ora in poi i cervignanesi che chiederanno una nuova smart card dovranno pagare dai 7 ai 12 euro, tenuto conto degli oneri cui il Comune deve farsi carico. Tra i costi figurano anche le spese per la gestione di una nuova tessera.
L’assessore all’Ambiente, Loris Petenel, che ha seguito in prima persona il passaggio al nuovo sistema di raccolta, chiarisce: «Inizialmente la somma stabilita da una prima delibera di giunta era un prezzo fisso di 12 euro, ma adesso gli amministratori e gli enti preposti stanno definendo la cifra da pagare, che potrà variare dai 7 ai 12 euro, sulla base dei costi di gestione. Questo s’è reso necessario perché nei primi mesi di avvio del nuovo sistema “Casa per Casa Hybrid” – spiega – abbiamo constatato un importante numero di nuove emissioni di tessere smart. Nel ricordare che forare la tessera ne compromette l’uso e che l’assegnazione di nuove tessere grava sui costi complessivi della Tari, abbiamo deciso di adottare il provvedimento anche per sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini ad un utilizzo più consapevole. Finora la sostituzione avveniva gratuitamente, ma come viene fatto in gran parte dei comuni, ora si cambia passo». Quanto ai bilanci, la strada è tracciata e sono sempre più positivi i dati che emergono. La percentuale di differenziata è passata, in 3 mesi, dal 53 all’80%. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori