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il ritiro a breve

Medico di base in pensione senza essere sostituito

Ha cessato l’attività il dottor Corbatto dello studio associato di via Romana I suoi oltre 1.200 pazienti sono in difficoltà a trovare un altro professionista

Laura Blasich
2 minuti di lettura



Un altro medico di medicina generale cesserà l’attività a brevissimo a Monfalcone, senza essere sostituito. I suoi oltre 1.200 assistiti dovranno e stanno già cercando un altro professionista cui appoggiarsi, ma l’impresa appare tutt’altro che semplice, come segnalano alcuni dei pazienti del dottor Giuseppe Corbatto, il medico, appartenente al gruppo di medicina associata di via Romana, che presto andrà in quiescenza. «I medici operanti sul territorio hanno quasi tutti superato il tetto dei 1.500 pazienti – spiega Rossella Diviacco, un’assistita del dottor Corbatto, che del pensionamento è venuta a conoscenza solo perché recatasi nello studio di via Romana –. Allo stato attuale nel Monfalconese risultano avere ancora disponibilità solo 5 medici, dei quali 2 hanno anch’essi quasi raggiunto l’età pensionabile. A Staranzano, dove risiedo, sono tutti saturi, idem a Turriaco e Pieris, mentre a Ronchi dei Legionari ci sono due medici, entrambi con pochi posti ancora disponibili. Uno addirittura ne ha uno solo».

Nel giro di sei mesi di certo un altro medico di famiglia attivo a Monfalcone, il dottor Flavio Pieruzzo, componente dell’aggregazione di medici operante nello studio all’incrocio tra via Randaccio e via Marzio Moro, cesserà pure la sua attività. Salvo provvedimenti di Asugi nel corso dell’anno, rischia quindi di appesantirsi ulteriormente una situazione che, secondo la cittadina, lascia già sgomenti, visto il contesto pandemico e ripetuti inviti a non affollare Pronto soccorso e ospedali. Come nelle situazioni già verificatesi nel territorio e in città, a essere messi in maggiore difficoltà saranno le persone più fragili.

L’amministrazione comunale, cui pure sono giunte segnalazioni rispetto al pensionamento del dottor Corbatto, in questi giorni ha chiesto chiarimenti ad Asugi ed ha fatto partire una richiesta formale alla direzione generale dell’Azienda sanitaria universitaria per la sostituzione temporanea del professionista. «Chiederemo, come abbiamo fatto lo scorso anno per l’area di Aris-San Polo, una deroga alle regole dell’Accordo collettivo nazionale, che, in effetti, non consentirebbero la sostituzione», afferma l’assessore alle Politiche sociali Michele Luise. Nella sua risposta, alla richiesta di chiarimenti avanzata dall’assessore, la direzione del Distretto sanitario Basso Isontino ha confermato come la cessazione del dottor Corbatto non generi il conferimento di un incarico provvisorio, perché tutti gli assistiti del medico cessante possono iscriversi con altri professionisti nell’ambito territoriale di Monfalcone e Staranzano. L’articolo 38 dell’Accordo collettivo nazionale consente di conferire l’incarico solo se più di 300 utenti restano senza medico di base (al di sotto dei 300 si aumentano i massimali). Secondo il calcolo dell’Ufficio medicina convenzionata i posti liberi nell’ambito territoriale sono 1.485, mentre gli assistiti del medico cessante sono 1.238 con una disponibilità rimanente di 247 posti. È la stessa risposta che, in sostanza, ha ricevuto dall’Urp di Asugi l’assistita del dottor Corbatto, assieme comunque all’indicazione che «nella consueta pubblicazione annuale delle zone carenti per l’assistenza primaria è stato indicato, per il 2021, per il consorzio di Monfalcone e Staranzano, un nuovo incarico di medico da convenzionare per l’assistenza primaria».

«L’assenza di un medico, in questo momento, pone però un reale problema, tenendo inoltre conto che uno dei medici del gruppo di medicina associata di via Romana è in malattia e viene sostituito dagli altri professionisti», sottolinea Luise. «Intanto il pensionamento del nostro medico è previsto per i primi giorni di giugno, e i tempi della convenzione con un nuovo professionista non sono precisati», sottolinea Rossella Diviacco.—

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