Le cugine Devetti morte a distanza di 24 ore
L.M.
SAGRADO
Perdere due centenarie originarie del paese nel breve volgere di poche ore. Perdipiù, direttamente imparentate fra loro. Il singolare caso è accaduto a Sagrado, che nei giorni scorsi ha salutato con commozione la dipartita delle cugine Lidia ed Alma Devetti, entrambe classe 1921 e – seppure non più residenti nella comunità – tuttora ricordate con estremo affetto perché le loro radici stanno proprio nel primo comune della Sinistra Isonzo.
Appena 24 ore hanno separato la dipartita di Lidia, che ha spento le cento candeline a marzo, dalla cugina Alma che invece è deceduta alla soglia della “tripla cifra”.
Lidia Devetti, era l’unica figlia femmina di Arturo, calègher (calzolaio) del paese e gestore della pesa davanti alla stazione, e di Emilia Pussig. Ha lavorato come sarta a Gradisca, in viale Trieste, e faceva parte del gruppo di danza e spettacolo del paese. Si è poi trasferita a Ronchi dei Legionari (nelle località di San Vito e Vermegliano) sposando nel 1951 Renato Ghermi. Lascia due figli, Gianni e Paolo, e altrettanti nipoti, Ivan e Fabio.
Alma Devetti, che in giovane età ha vissuto il dramma della deportazione in Germania, si è dedicata amorevolmente alla famiglia. La sua grande passione, proprio come la cugina, era il ballo. Vedova di Alfio Fondato, deceduto alcuni anni or sono, ha avuto due figlie: la compianta Giuliana e Giuseppina.
Nate a sei mesi di distanza, le due longeve cugine si sono spente praticamente insieme in due distinte strutture di riposo, l’una a Ronchi e l’altra ad Aiello. Anche le loro esequie si sono svolte ad un giorno di distanza l’una dall’altra. —
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